Venerdì, 22 Marzo 2013 15:38

Addio a Mennea: il ricordo in una delle ultime interviste

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Un campione, un immenso fuoriclasse, un fenomeno della natura e della volontà. Ci ha lasciato, ieri, Pietro Mennea: diretto nelle parole e sulla pista, uomo straordinario ancor prima che atleta unico al mondo. Parlava di sport per tutti, di guerra senza quartiere al doping, di scuola da rifondare, di pulizia morale, dentro e fuori dai campi.

 

Anche se era un mito universale, se in America si inchinavano davanti alle sue imprese e al suo miracolo, se a Londra per i Giochi gli dedicarono una stazione della metropolitana. Anche se Borzov ancora si commuove quando ripensa ai loro duelli, anche se i giovani, tutti i giovani, sanno chi è, che ha fatto, come lo ha fatto. La sua vicenda umana ha incrociato anche la nostra città: Mennea ha studiato all'Università di Cassino, sede distaccata dell'Isef dell'Aquila, ed è tornato per un concorso nel 2000: si classificò primo, neanche a dirlo, nella graduatoria per la cattedra di Sistematica, regolamentazione e organizzazione dell'attività agonistica, presso alla facoltà di Scienze motorie.

Anche per questo, i consiglieri comunali Placidi, Durante, Giorgi e Di Nicola hanno proposto di intitolargli il nuovo impianto di atletica leggera di Piazza d’Armi.

Per ricordarlo, vi proponiamo una delle ultime interviste rilasciate da Pietro Mennea, al microfono di Nello Avellani, per Sognando Varela, trasmissione di Radio Popolare Roma. Era il luglio del 2012, erano i giorni delle Olimpiadi di Londra.

L'intervista potete ascoltarla qui

 

Ultima modifica il Venerdì, 22 Marzo 2013 18:23

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