Si giocherà comunque, domenica 28 agosto, il derby di Coppa Italia tra Avezzano e L'Aquila nonostante la vicinanza fisica ai luoghi devastati dal sisma solo martedì scorso.
Avezzano L'Aquila andava rinviata come successo per l'esordio della Sambenedettese in Lega Pro, contro il Padova. Forse alla Lega dilettanti sfugge che Amatrice è a 40 km dall'Aquila, che anche altri Comuni più vicini stanno vivendo giorni di grossa paura e che L'Aquila è da sempre legata ai territori di Amatrice ed Accomuli (provincia aquilana fino al 1927) e sta vivendo quel dramma in maniera intensa e partecipata.
"lo spettacolo deve andare avanti anche SE io penso Che Qualche Volta sarebbe Giusto fermarlo...." ha commentato su Facebook l'allenatore dell'Aquila calcio Massimo Morgia.
Il gruppo ultras della curva aquilana, i "Red Blue Eagles" ha comunicato in una nota che non seguirà la squadra: "Per rispetto dei familiari delle vittime e di chi stà subendo sulla propria pelle questa tragedia il calcio DEVE FERMARSI e di certo un minuto di silenzio non può bastare. Abbiamo provato a chiedere il rinvio della gara ma ovviamente il nostro tentativo è stato vano. Non saremo complici dell'indifferenza della federazione perché per Noi, la Vita, vale più di una partita e di un pallone che rotola in mezzo a un campo.
Per questo Domenica non seguiremo L'Aquila calcio 1927 nella trasferta di Avezzano. Ogni altra parola è superflua".
Ma lo spettacolo continua e domani Avezzano e L'Aquila scenderanno in campo.
Il derby tra le due città è in generale molto sentito anche se accolto con morali del tutto differenti dalle rispettive sponde: l'Avezzano da poco risalita in D e L'Aquila neo retrocessa.
Allo stadio dei marsi sono stati comunque già venduti 700biglietti ed in campo sarà partita vera.
Queste le parole di del Mister avezzanese Pino Tortora su Il Messaggero di oggi: «Vorrei che fossero molto "rumorosi" perché la società, la squadra e il sottoscritto abbiamo tutti bi- sogno di loro. In un match così denso di significato vorrei ve- dere quel senso di appartenen- za degli avezzanesi veri anche perché uno dei miei obiettivi è quello di riportare più gente possibile allo stadio. Sono un tipo caparbio e ci riuscirò, ne sono sicuro».