Lunedì, 29 Agosto 2016 17:27

L'Aquila calcio, ad Acquasanta la prima. Ma la gestione, per ora, resta comunale

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Quasi certamente L'Aquila calcio inizierà il campionato di Serie D, domenica prossima contro il Monterosi, nel nuovo stadio di Acquasanta. Un momento atteso da trent'anni.

I problemi riguardo l'impianto sono stati infatti quasi tutti risolti con i collaudi che hanno dato esito positivo. Si aspettano ancora le autorizzazioni della Questura e della Prefettura. Attesa anche per la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).

Complicazioni invece sul versante della gestione. E' praticamente certo che la prima di campionato si giocherà infatti senza alcuna convenzione tra Comune e società rossoblù e che quindi, L'Aquila calcio, giocherà - per ora - in uno stadio gestito dal Comune come ha sempre fatto al Fattori.

Perché? Perché nonostante ci sia la volontà da ambo le parti, non è così semplice stipulare la convenzione né da un punto di vista tecnico, né politico.

La società di Corrado Chiodi infatti (come per esempio anche L'Aquila rugby) è morosa nei confronti dell'Amministrazione che quindi, per legge, non può stipulare convenzioni con lo stesso soggetto, fino a sanamento della morosità.

Il debito rossoblù consiste in circa 30mila euro, nel complesso, per l'utilizzo dei Progetti case (consumi 5mila, canone di compartecipazione 4mila e canone di locazione 22mila) e in 60mila euro per lo Stadio Fattori.

L'Aquila calcio, da parte sua, ha comunicato agli uffici comunali di aver apportato migliorie al vecchio stadio per complessive 100mila euro, lavori e cifre che attualmente sono al vaglio degli stessi uffici per il calcolo effettivo dello scomputo.

Il Presidente Chiodi, inoltre, ha dichiarato al nostro giornale di voler ottemperare in brevissimo tempo agli arretrati del Progetto case.

Altra questione l'importo del contributo start up per l'avviamento della gestione: secondo alcune fonti L'Aquila calcio chiederebbe una cifra intorno ai 200mila euro e la possibilità di scalcolare, da tale cifra, eventuali debiti residui. Ma - evenutalmente - lo scalcolo non è giudicato fattibile da alcuni dirigenti comunali: prima si paga, poi si ha la convenzione e il contributo, il parere di alcuni tecnici in seno all'Amministrazione.

In tutto ciò la convenzione per l'affidamento diretto deve ancora fare tutto il suo percorso amministrativo: Giunta, Commissione per poi arrivare ed essere approvata in Consiglio Comunale. I tempi non sono affatto immediati.

In più, a livello politico, la sensazione, tra i Consiglieri di minoranza e di maggioranza, è che non passerà liscia come l'olio, ovvero senza fare sconti sulla questione morosità e dibattendo sul contributo di 200mila euro, da alcuni ritenuto troppo oneroso e vantaggioso. E' probabile, quindi, ci si riuscirà ad accordare su una cifra leggermente più bassa.

"Sulla cifra stiamo ancora valutando - ammette l'Assessore allo Sport Emanuela Iorio che ha in capo l'onere di stipulare la convenzione con Chiodi - la società ci ha presentato un primo business plan, ma noi gliene abbiamo chiesto uno più dettagliato. Il Comune - precisa comunque Iorio - mette a disposizione lo stadio al di là della convenzione. E' chiaro che questa è assolutamente necessaria e voluta da parte del Comune che non può accollarsi la gestione".

Iorio intanto è molto soddisfatta per lo Stadio: "Oggi con il Sindaco Cialente abbiamo fatto un sopralluogo insieme ai rappresentanti della Lega dilettanti che sono rimasti entusiasti per lo stadio. Hanno detto che assomiglia a quello di Cesena". 

Per ora, però, non si ha la certezza nemmeno sulla denominazione precisa: "Stadio Gran Sasso d'Italia - Italo Acconcia" secondo l'Assessore Iorio che quindi sposa senza alcun dubbio la doppia denominazione, anche se l'unica delibera presenta, ad oggi, lo nomina ufficialmente, e solamente, "Gran Sasso d'Italia" così come preferirebbe la tifoseria, almeno stando ad un sondaggio fatto l'anno scorso. 

Sul campo

Intanto ieri, in una partita boicottata dai tifosi rossoblù perché troppo vicina al dramma del sisma che ha colpito il Centro Italia, L'Aquila ha perso il derby di Coppa con l'Avezzano.
Il Preidente rossoblù, Corrado Chiodi, è comunque soddisfatto della prestazione della squadra: "Non mi spiego come Paris (Presidente Avezzano ndr) possa festeggiare una vittoria in cui siamo stati per 80minuti nella loro metà campo. A noi il nostro pubblico ci avrebbe fischiato. A L'Aquila è mancata la finalizzazione, ma io c'ero, e ho visto una squadra formata, con proprietà di fraseggio, spigliata sulle fasce e con un gioco di gruppo".
Serve qualcos'altro ancora? "Le componenti ci sono già. Comunque Morgia e il direttore hanno ampio potere decisionale sull'organico".

 

Ultima modifica il Lunedì, 29 Agosto 2016 18:35

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