E' stata una grande festa nel nome del rugby, quella che si è conclusa sabato sera in Piazza Duomo a L'Aquila. “Piazza Ovale”, manifestazione ideata dall'associazione “L'Aquila Uniti per il Rugby”, ha animato il luogo simbolo del centro storico per tre giorni, con gastronomia e musica, alla presenza di tutti i club e associazioni rugbistiche del territorio aquilano.
La piazza ha trasmesso un'atmosfera davvero positiva. Si sa, a metà settembre a L'Aquila il clima non è mai dei più caldi, ma questo non ha impedito a centinaia di appassionati della palla ovale – e non solo – di accorrere alla “festa del rugby cittadino”. Ed è stata davvero festa, nell'accezione più 'vera' e genuina del termine. Tanti volontari, che da sempre cucinano e animano il 'terzo tempo' delle partite, si sono messi a disposizione per mettere al centro della tregiorni il rugby, che è tornato in grande stile alla ribalta anche all'interno del centro storico incerottato del capoluogo abruzzese.
Presenti tutti i volti noti della palla ovale. Guest star e ideatore dell'evento (assieme all'amico di sempre Maurizio Zaffiri) Salvatore Totò Perugini (foto a sinistra). Il beneventano, aquilano di adozione (cinque intensi anni pilone neroverde tra il 1997 e il 2002), è intervenuto sul palco, dopo aver dato una mano, tra salsicce e arrosticini, anche in cucina. E' questo lo spirito del rugby, mettersi al servizio completamente, e per qualsiasi tipo di mansione. Chiunque tu sia, e sempre.
Una festa che si rispetti ha sempre le sue sorprese. E anche nella serata conclusiva di "Piazza Ovale" di certo non sono mancate: dalla presenza del fresco sposo Alessio Ruzza (ex giocatore della Gran Sasso), che si è scatenato assieme alla sua bella e agli elegantissimi invitati al matrimonio sotto il palco, alla voce di Camicione (foto in basso a destra), ex rugbysta e all'occorrenza cantante, che si è esibito in una 'improvvisata' assieme ai De Trio, interpretando magistralmente Lou Reed e i Guns'n'Roses.
Venerdì la presenza in piazza era stata leggermente minore, ma comunque massiccia, anche in occasione della presentazione del libro “Mar del Plata”, alla presenza dell'autore Claudio Fava e a cura del “nostro” Roberto Ciuffini e, ovviamente, al “Fattori” per il rugby giocato, con il memorial “Carlo Alberto Aloisio”, disputato tra le Fiamme Oro (che militano nel massimo campionato di Eccellenza) e L'Aquila Rugby. Il risultato finale ha visto vincente la squadra della polizia di stato per 40 a 26, ma il dato importante è la presenza di ben 400 tifosi sugli spalti. Per un'amichevole, niente male.
Apprezzatissima anche la presenza del Museo del Rugby con “Fango e sudore, le maglie del rugby mondiale” e dell'altro museo, quello del Rugby Club Vecchio Cuore Neroverde, che ha mostrato anche i filmati dell'ultimo scudetto vinto dall'Aquila Rugby ormai quasi venti anni fa.
Ed è proprio a quel periodo che il movimento aquilano guarda: negli ultimi anni le tante divisioni interne e la crisi economica che ha investito anche il settore sportivo ha da un lato travolto tutto il movimento, con la retrocessione dell'Aquila Rugby e dall'altro ha ceduto involontariamente a una crescita parallela e autonoma di altre realtà, come la Gran Sasso.
In un contesto come quello che viviamo, non è affatto semplice garantire la sostenibilità economica delle società del capoluogo, ed è ammirabile lo sforzo di tutti coloro che si impegnano per la sopravvivenza delle rispettive società. D'altro canto, però, come abbiamo scritto più volte, il rugby è una delle peculiarità del nostro territorio e come tale dovrebbe essere considerata, anche e soprattutto dai decisori economici e politici. Che bello sarebbe se L'Aquila diventasse davvero la città del rugby, la capitale della palla ovale italiana. Il sostrato culturale c'è, e si è visto anche nella “Piazza Ovale”. Chissà che un giorno accadrà.
Nel frattempo, godiamoci il successo della manifestazione, aspettando l'inizio dei campionati e di una stagione che si preannuncia, in tutte le categorie, piuttosto entusiasmante.