"I Campionati nazionali universitari dell'Aquila rischiano di diventare Campionati nazionali universitari della provincia dell'Aquila per via del fatto che non saranno pronte tutte le strutture sportive all’Aquila, per non perdere la manifestazione, dovremo dirottare alcuni sport in altri comuni del territorio provinciale".
È un grido di allarme e, nello stesso tempo, un appello indirizzato alle Istituzioni quello formulato dal presidente del Centro universitario sportivo (Cus) del capoluogo abruzzese, Francesco Bizzarri, a circa nove mesi dall'appuntamento che nel maggio 2019 richiamerà in città 3mila atleti che si sfideranno in 18 discipline sportive e circa seicento accompagnatori.
In particolare, il docente universitario si rivolge al Comune dell’Aquila, invitato "a velocizzare i tempi dei lavori in alcuni spazi sportivi", responsabile diretto della problematica legata alla disponibilità dell’impiantistica sportiva, sulla quale i dirigenti nazionali si pronunceranno entro il 31 dicembre prossimo.
L’appuntamento, presentato nelle scorse settimane in una conferenza stampa svolta proprio nella sede comunale alla presenza dello stesso sindaco, Pierluigi Biondi, ha una doppia, importante, valenza perché coincide con il decennale del terremoto del 6 aprile, un fatto che ha aiutato L'Aquila ad ottenere l’assegnazione della manifestazione che fino all’ultimo è stata contesa da Cagliari e Bari. "Vogliamo fare bella figura di fronte all’Italia anche per il valore che hanno i Campionati rispetto alla ricorrenza del decennale del tragico sisma – spiega Bizzarri - E le strutture sono determinanti: alcune sono già pronte, come il campo di atletica, la struttura di Sant'Elia per la pallacanestro e il campo da golf di Santi di Preturo; per altre, dove sono in corso interventi di ripristino, bisogna correre - dice Bizzarri - come il palazzetto di viale Ovidio e la palestra ex basket di piazza d'Armi".
"Così come abbiamo già deciso per il pugilato, che si farà ad Avezzano, nell'eventualità potremmo anche decidere di interessare i Comuni limitrofi per poter svolgere degnamente la manifestazione", fa osservare il presidente del Cus. "Abbiamo tempo fino al 31 dicembre, quando con il Cusi-Coni formalizzeremo la decisione assunta dal Consiglio federale nazionale di svolgere all'Aquila i Campionati, entro quella data noi dobbiamo dare l’ufficialità sulla disponibilità dell’impiantistica - spiega Bizzarri - se determinate strutture all'Aquila non saranno pronte, non possiamo perdere i Campionati, per cui se alcuni sport li dovremo fare altrove, lo faremo".
"Regione e Comune hanno capito perfettamente il valore della manifestazione - ammette il presidente del Cus - che è nazionale ma avrà un richiamo internazionale visto che a distanza di due mesi ci saranno le Universiadi a Napoli, per cui alcune delegazioni straniere sicuramente verranno all'Aquila nel mese di maggio. Non possiamo permetterci di sbagliare, speriamo che le strutture, che per noi sono essenziali, possano essere pronte per l’evento".
Da Bizzarri, infine, il ringraziamento al Coni che patrocina l'evento: "Il presidente, Giovanni Malagò, è stato celerissimo – spiega - gli avevamo chiesto il patrocinio e appena ha saputo la notizia che L'Aquila era stata scelta per svolgere i Campionati, l'ha concesso immediatamente".