Come previsto, Gabriele Gravina ha sbaragliato il campo al primo turno, diventando il quarantaduesimo presidente della Figc con il 97,2% dei voti, un plebiscito che non ha precedenti nella storia delle elezioni della Federcalcio. “Ringrazio tutti, per il sostegno umano e il supporto di idee. Grazie per la fiducia, con voi voglio cambiare verso e direzione al calcio”. A livello personale, “è il completamento di un percorso umano e sportivo”, ha dichiarato emozionato.
Una candidatura, quella di Gravina, forte e credibile, anche nel panorama internazionale. “Con Gianni Infantino [numero uno del calcio mondiale, ndr] mi lega un’amicizia ventennale”. E l’impegno di partire subito. “Il calcio non può aspettare - ha sottolineato - È ora che bisogna dare il massimo, mettere idee al servizio del calcio. Il nostro mondo può tornare magnifico. Siamo reduci da un anno di segnali di instabilità e frammentazione. Non è questo il calcio che vorrei”.
Gravina, di origini pugliesi ma abruzzese d'adozione - vive a Sulmona - è stato il presidente del Castel di Sangro dei miracoli, capace di conquistare la serie B. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1996, conquistando cinque promozioni in un decennio; nello stesso periodo è stato dapprima consigliere della Lega Professionisti Serie C quindi consigliere federale della FIGC. Dal 1997 al 1999 è stato membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila. Dopo essere stato, per un biennio, membro della Commissione della UEFA per l'Assistenza Tecnica ed Amministrativa, negli anni Duemila ha ricoperto, in diversi periodi, la carica di capo delegazione della Nazionale Under-21, guidando gli azzurrini ai campionati europei del 2004, 2007 e 2009 oltre che ai giochi olimpici di Atene 2004 e Pechino 2008. Dal 2006 è membro del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma e dal 2007 è socio della Fondazione della Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila. Dal 2008 è inoltre docente, presso l'Università degli Studi di Teramo, dei corsi di Management Sportivo e di Organizzazione e gestione degli eventi sportivi.
Dal dicembre 2015 e fino allo scorso ottobre ha guidato la Lega Pro.
Gravina ha già illustrato i punti programmatici che segneranno la sua presidenza. “Il calcio che vorrei punta sui giovani, non fa differenze di genere, è sostenibile, è aperto al coinvolgimento delle famiglie, è in grado di fare impresa, è attento alla tecnologia, ha una Nazionale competitiva. Oggi dobbiamo fare squadra tra noi e con Coni e Governo. Il calcio non si gioca senza riforme di sistema. Ognuno ha la propria ricetta, ma quante di queste indizioni possono diventare soluzioni?”. La parola chiave del suo programma sarà: “Sostenibilità. Il nostro sistema deve essere in grado di sostenere i suoi uomini e le sue società. Le uniche porte che chiuderemo saranno quelle ad avventurieri e speculatori. La strada non sarà facile, si presenteranno quando arriverà il momento di scelte difficili. Il nostro riscatto comincia oggi. La nostra squadra federale sarà la prima Nazionale, alziamo la testa, apriamo gli occhi e puntiamo al risultato”.
Le congratulazioni del mondo politico
"È stato l'artefice del Castel di Sangro dei miracoli in serie B, ha dato prova delle sue capacità manageriali sia ai tempi dell'Under 21 sia alla guida della Lega Pro. Il compito che attende ora Gabriele Gravina alla guida della Figc è complesso e, al tempo stesso, esaltante: ricostruire e rifondare il calcio italiano. Gli giungano, pertanto, i più sinceri auguri di buon lavoro che, sono certo, saprà affrontare con la passione, l'entusiasmo e la professionalità che lo hanno sempre contraddistinto". Questo l'augurio del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, al nuovo presidente della Federazione italiana gioco calcio.
Anche il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio esprime "le più vive congratulazioni a Gabriele Gravina. Un riconoscimento prestigioso" ha sottolineato Di Pangrazio. "A Gravina sono legato da un solido rapporto di amicizia. L'elezione al vertice del calcio italiano è il coronamento del lavoro svolto in questi anni, portato avanti con grande professionalità, dedizione e determinazione. A confermarlo poi c'è lo storico consenso che sancisce il pregio di questo traguardo. A Gravina, che saprà affrontare il nuovo delicato ruolo con la solita grande responsabilità – conclude Di Pangrazio - voglio esprime i miei auguri e quelli dell'intero Consiglio regionale sperando di riceverlo molto presto all'Emiciclo".
Congratulazioni anche dall'assessore regionale allo sport Silvio Paolucci che ha rimarcato come "la passione con cui il neo presidente ha portato avanti nel tempo i suoi progetti, a partire dal 'miracolo del Castel di Sangro' con cui ha dimostrato la sua caparbietà nel perseguire obiettivi per molti impensabili, sia la migliore garanzia per quel nuovo corso del calcio italiano che ha detto di voler rilanciare". Paolucci auspica che i futuri progetti di Gravina - che pur essendo originario della provincia di Taranto, vive da anni in Abruzzo - guardino soprattutto ai più giovani, "con i quali il presidente - conclude l'assessore - ha sempre avuto un rapporto speciale".
"L'elezione di Gabriele Gravina a Presidente della FIGC è un fatto da salutare con gioia", ha aggiunto Fabrizio Di Stefano. "Sono certo che la presidenza Gravina segnerà un momento importante di rilancio e crescita per lo sport più amato e popolare del nostro paese; al tempo stesso - conclude Di Stefano- la nomina di Gravina, uomo di sport e imprenditore capace, assume per noi motivo di ulteriore orgoglio perché egli, da persona radicata in Abruzzo, rappresenterà con successo la nostra regione e le nostre migliori caratteristiche".
Un buon lavoro a Gravina anche dalla deputata Stefania Pezzopane: "Sono certa che terrà fede all'impegno di portare avanti il suo progetto ambizioso di rilancio della Figc. Sono molto felice della sua elezione, non a caso avvenuta all'unanimità, perché sicura si tratti di una scelta che guarda al merito, alla serietà e alla professionalità. E, da abruzzese, ne sono anche orgogliosa: a Gabriele il più sincero augurio di buon lavoro".