Dopo le sollecitazioni e le proteste portate avanti dalla Filcams Cgil della provincia dell'Aquila, la Asl 1 rompe il silenzio assicurando che continuerà a garantire il servizio mensa presso l'ospedale di Castel di Sangro nonostante il cambio d'appalto tra le ditte fornitrici.
Infatti nelle scorse settimane (come abbiamo riportato questo articolo) era stata paventata la preoccupazione riguardo una possibile cessazione del servizio mensa presso l'ospedale in questione, poichè "Vivenda", la ditta che fino ora si è occupata di erogare questo servizio è stata sollevata dall'incarico a causa dell'eccessiva onerosità.
Il silenzio però della asl aveva indotto il sindacato a temere la mancata individuaziuone di un'altra ditta, questo avrebbe comportato la mancanza del servizio a partire dal 1 di agosto, la perdita del posto di lavoro per 5 dipendenti.
Per affrontare questa situazione il 29 luglio la Cigl ha protestato con uno sciopero insieme ai lavoratori della Vivenda.
Invece oggi la asl ha comunicato in una nota che verrà "garantita la continuità del servizio mensa all’ospedale di Castel di Sangro nel cambio di appalto tra ditte fornitrici. Con una tempistica programmata la Asl, in vista della scadenza del contratto con la società Vivenda, fissata il 31 luglio prossimo, ha individuato due nuove ditte per garantire la prosecuzione del servizio vitto all’interno dell’ospedale. Nella preparazione dei pasti le ditte subentranti, Orienta e Siai, dal primo agosto prossimo, impiegheranno insieme i 5 dipendenti già in servizio alla Vivenda, che sono stati riassorbiti nell’ambito dei contratti ancora in corso, consentendo così ai lavoratori di conservare il posto di lavoro.
L’attività della mensa, a beneficio dei degenti del presidio di Castel di Sangro, continuerà ad essere garantita con qualità e accuratezza, grazie agli atti propedeutici all’internalizzazione del servizio adottati dalla direzione Asl."