Domenica 2 febbraio ripartirà la Serie A di rugby. Le squadre aquilane saranno entrambe impegnate in trasferta: L'Aquila affronterà Firenze, mentre la Gran Sasso volerà in Sardegna per giocare contro l'Alghero. In questo mese di pausa, diversi sono stati gli articoli e le indiscrezioni riguardanti soprattutto il futuro incerto dell'Aquila Rugby. La società neroverde, si sa, è alle prese da settembre con una doppia identità: da un lato i guai economici, che sembrano ormai essere diventati organici alla storia recente della blasonata società; dall'altro lato le brillanti prestazioni tecniche, che hanno portato il XV di Nanni Raineri al primo posto in classifica. Al giro di boa L'Aquila, che ha ben 8 punti sul Pro Recco, annovera la miglior difesa e il secondo miglior attacco del girone.
Zaffiri e la stampa. Di questa strana dicotomia ha parlato stamane il direttore sportivo Mauro Zaffiri, che ha voluto convocare una conferenza stampa per fare chiarezza sulle partenze di alcuni giocatori e su alcuni articoli usciti in questi giorni sulla stampa. "Chiediamo alla città e anche agli amici giornalisti di sostenerci – ha dichiarato Zaffiri – l'affluenza di pubblico, finora, non è all'altezza del grande impegno dei ragazzi, e soprattutto dei risultati ottenuti dopo il girone di andata". L'affluenza media al 'Fattori' è di 400-500 persone. Troppo poco, secondo il dirigente neroverde. Certo, a influenzare i numeri, sono le tante partite di rugby giocate spesso in contemporanea. Clamorosa, ad esempio, è la coincidenza di nove gare su undici con la Gran Sasso, che gioca sul campo di Villa Sant'Angelo. Anche le aquilane di C (Cus L'Aquila, L'Aquila Rugby Neroverde e Paganica) hanno ognuna il proprio rispettabile seguito. Ma per Zaffiri il problema è legato anche a come viene presentata la società sulla stampa: "Dare risalto sempre ed esclusivamente agli aspetti economici è negativo e ingeneroso per l'impegno dei giovani atleti", afferma. Questa testata, ci teniamo a sottolinearlo, ha sempre tenuto ben distinto l'aspetto economico da quello tecnico, proprio per non creare falsi mostri attorno all'Aquila Rugby. Probabilmente, il numero esiguo di spettatori domenicali non è solo un fattore legato alla palla ovale. Anche L'Aquila Calcio, infatti, per bocca del proprio direttore sportivo, lamentava qualche giorno fa la bassa presenza di spettatori. Forse, il problema è la peculiare situazione economica e sociale che vive la città dopo il sisma.
Le partenze di gennaio. Ci sono, poi, dei momenti in cui situazione economica e aspetti tecnici si incrociano. E' il caso, ad esempio, della finestra di mercato. Apertasi a inizio anno, si concluderà il prossimo 31 gennaio. Un mese in cui alcuni atleti dell'Aquila hanno deciso di cambiare casacca: Dalton Davis, il sudafricano presentato a fine ottobre come una grande promessa, è tornato in patria. Non si è trovato bene in Italia, e ha deciso di ripartire. L'imprenditore Raffaele Gallucci, che aveva "adottato" il giocatore garantendogli lo stipendio, continuerà a mettere a disposizione il proprio fondo per la società. E' andata via anche l'ala Diego Varani, che giocherà con il Lazio (Eccellenza), senza tuttavia percepire uno stipendio. "Inspiegabile" per Mauro Zaffiri la partenza dell'oriundo Federico Michel, trasferitosi al Cus Perugia (Serie A, girone B). Ha fatto discutere, infine, l'addio all'Aquila da parte di Federico Del Pinto, che ad AbruzzoWeb lunedì ha dichiarato di "non voler più giocare a quelle condizioni". E' doveroso ricordare, tuttavia, che Del Pinto – a causa di un infortunio e successivamente per scelta tecnica – non ha giocato neanche un minuto in questa stagione. "Per Del Pinto mi è dispiaciuto, più che altro perché è andato via e non mi ha neanche detto niente – osserva con amarezza coach Raineri – io credo nel duro lavoro. Ora più che mai dobbiamo lavorare, perché ci aspettano due fasi difficilissime: il girone di ritorno e i play off". Altri due giocatori, Giulio Forte e Valerio Santillo, avevano manifestato la voglia di andar via, ma alla fine hanno deciso di rimanere: "Un segnale forte e positivo", ha sottolineato Zaffiri.
Il colpo. La rosa rimane dunque sguarnita di tre trequarti e una terza linea, ma secondo il tecnico Nanni Raineri non ci sono attualmente ruoli scoperti. Nonostante questo, L'Aquila Rugby continua a comprare. L'ultimo colpo del ds parla livornese. Secondo quanto appreso da NewsTown, infatti, sarebbe stato stipulato stamane l'accordo con la terza linea toscana Giacomo Brancoli. Classe 1991 (191cm x 108kg), Brancoli è una terza linea schierabile a numero 4, 6 e 7. E' cresciuto nel Livorno (attualmente in B) e ha alle spalle una stagione da titolare con Calvisano (Eccellenza) e un SixNations U20. Il 22enne toscano arriverà già in settimana, per sottoporsi alle visite mediche, soprattutto alla luce di un brutto infortunio che lo ha messo ko nella seconda parte della scorsa stagione.
Domenica si riparte. Sarà un girone di ritorno difficilissimo per L'Aquila, dal punto di vista societario e anche sotto l'aspetto agonistico. In accordo con i preparatori Serena Chiavaroli e Maurizio Zaffiri, Raineri ha approntato nel mese di gennaio allenamenti incentrati soprattutto sulla parte fisica. D'ora in poi, però, ci sarà più spazio per allenarsi su qualità e tecnica, considerando il rientro in campo dopo la pausa. "Voglio ringraziare i video analyst Daniele Pitone e Francesco Iannucci per il prezioso lavoro che stanno svolgendo – ha precisato Raineri – con Firenze sarà grande battaglia, soprattutto in mischia e nelle touche". Gli unici indisponibili per domenica sono Andrea Lofrese e Domiziano Gorla. Già contro Firenze, però, in touche potrebbe saltare lo stesso Giacomo Brancoli.