Sabato, 18 Maggio 2019 21:38

Campionati universitari al via con atletica e sport da combattimento

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Con le gare di atletica leggera e degli sport da combattimento - pugilato, lotta, taekwondo e judo - sono entrati nel vivo i campionati nazionali universitari, in programma all'Aquila fino al 26 maggio.

Iniziata venerdì 17, un po' in sordina per via del concomitante passaggio del Giro d'Italia, la manifestazione - una delle più grandi, in ambito sportivo, a livello nazionale - porterà in città circa 4mila persone, tra atleti, membri dei vari staff e accompagnatori (nella foto qui sotto, la squadra di judo del Cus di Cosenza).

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Soddisfatto per i numeri, e anche per come la città sta rispondendo, Francesco Bizzarri, presidente del Cus L'Aquila, l'ente che ha organizzato l'evento insieme al Cusi (Centro universitario sportivo italiano), anche se non si sono ancora placate le restrizioni scattate pochi giorni fa, da parte dei vigili del fuoco, sull'utilizzo degli impianti (in pratica per tutte le strutture è stato imposto il divieto di ospitare il pubblico, per motivi di sicurezza): "Da dieci mesi si sapeva che ci sarebbe stata questa manifestazione" osserva Bizzarri "i divieti sono arrivati dieci giorni fa. Sono convinto che bisogna rispettare le regole e il lavoro di tutti. Quello che mi ha dato fastidio, però, è che sia stato posto un aut-aut".

Malgrado ciò, spiega Bizzarri "nella prima giornata, abbiamo avuto circa 1500 accrediti e devono ancora arrivare tutti gli atleti degli sport di squadra, che inizieranno a partire da lunedì. Abbiamo già raddopiato le presenze dell'edizione dell'anno scorso a CampobassoSull'accoglienza, stiamo avendo ottimi riscontri da parte delle squadre e degli atleti, che si stanno dimostrando molto comprensivi, anche perché sapevano che sarebbero venuti a gareggiare in una città che ha avuto un terremoto. Abbiamo alberghi pieni da Campo Felice a Poggio Picenze. La città sta rispondendo benissimo, si sta verificando quello che mi aspettavo".

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"Ci stiamo trovando molto bene" racconta Debora, del Cus Cosenza "l'unica pecca è che il palazzetto dove abbiamo gareggiato (uno dei palloni di centi Colella, ndc) è un po' troppo piccolo per ospitare ma immagino che non fossero molti gli impianti disponibili. Ci ha fatto molta impressione vedere, invece, vedere che in centro ci sono ancora molti palazzi ancora distrutti o puntellati". "La cornice è meravigliosa" afferma Alessandro, coach della suqadra di judo del Cus Torino "Passeggiare per il centro dà una sensazione molto forte, specie per chi, come i ragazzi, non c'era mai stato. Ma è bello poter onorare la città con un evento del genere e da parte nostra stiamo molto apprezzando lo spirito di accoglienza degli aquilani".

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