Domenica, 28 Luglio 2019 23:07

Ciclismo, magia nel cuore d'Abruzzo: Marta Bastianelli è campionessa d'Italia

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Chissà che non sia la vittoria più bella della sua carriera. Questo nessuno ha avuto il pudore di chiederglielo. Perché certo, passi un mondiale, un Fiandre, un Europeo (giusto per non dilungarsi), ma la gioia di un campionato italiano in casa, per giunta l'unico titolo mancante in carriera, è probabilmente indescrivibile.

È questa la favola di Marta Bastianelli andata in scena ieri sul traguardo di Castellalto, al termine di un campionato italiano incertissimo dedicato alla categoria donne èlite. L'organizzazione della ASD Vomano Bike & Parmegiani Management, sotto l'egida della Federazione Ciclistica Italiana, aveva pensato davvero a tutto (percorso blindatissimo) ma due cose non poteva prevedere: la vittoria della beniamina di casa e un pubblico degno di una classica del nord.

E così Marta Bastianelli ci ha messo del suo, tirando dal cilindro una magia degna del miglior prestigiatore: la vittoria in casa - risiede a Guardia Vomano - sotto gli occhi della figlia Clarissa Victoria, del marito Roberto De Patre e di tutti i suoi supporter (alcuni giunti dalla laziale Lariano, sua città natale), arrivata al termine di una volata magistrale al fotofinish, vinta per trenta centimetri (tutti di grinta ed esperienza) su, nell'ordine, Elisa Balsamo, Ilaria Sanguineti, Marta Cavalli, Arianna Fidanza, Soraya Paladin, Michela Balducci ed Erica Magnaldi. Tutti pezzi da 90 delle volate. Tutta la differenza, poi, l'ha fatta il pubblico locale che, magistralmente guidato dallo speaker Ivan Cecchini, ha letteralmente sospinto ad ogni giro il treno delle Fiamme Azzurre, vero cuore e fucina del successo della Bastianelli, un fuoco inestinguibile di potenza, tattica e abnegazione trasmessa sui pedali.

"Una grande emozione, è l'unica maglia che mi mancava in bacheca, certo l'avevo vinta da esordiente e da juniores, ma da prof è tutta un'altra cosa. Adesso le ho veramente tutte, sono strafelice", le parole di Marta Bastianelli. "Oggi le Fiamme Azzurre sono state una squadra eccezionale, non avevamo nulla da perdere perché eravamo poco numerose, appena 5. E tutte, tra noi, avevano avuto guai fisici negli ultimi mesi. Ma abbiamo corsa da versa squadra, con testa, gambe e soprattutto cuore. Poi sul rettilineo d'arrivo l'affetto del mio pubblico ha fatto il resto. Per ora la maglia sarà oscurata dal simbolo di campionessa europea (sino al 10 agosto, ndr), ma non temete, il tricolore ce l'ho nel cuore".

Unica mamma ciclista italiana a gareggiare ad altissimi livelli, Marta Bastianelli è originaria di Latiano (Roma) e corre sin da giovanissima. Ha vinto il titolo di campionessa del mondo in linea Elite a Stoccarda nel 2007 (lo stesso anno di Paolo Betini) e la maglia stellata di campionessa europea in linea Elite nel 2018. Dal 2008 è affiliata al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. In passato si è cimentata anche nell'attività su pista (bronzo nel Keirin e 500 metri nel 2014). È con la maturità, il matrimonio con l'ex prof Roberto De Patre (e il trasferimento in Abruzzo a Guardia Vomano) e soprattutto con la nascita della figlia che la sua carriera cresce a dismisura, esattamente quando sarebbe più che logico pensare di smettere. Quattro vittorie nel 2016 sono il primo segnale, nel 2017 ecco un successo al Giro d'Italia nella tappa con arrivo a Polla, il 2018 è l'anno della definitiva consacrazione, con successi di spicco quali la Gand-Wevelgem. E nel 2019 l'incredibile affermazione al Fiandre, ottenuta ancora una volta in volata.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Luglio 2019 10:23

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