Mercoledì, 30 Aprile 2014 17:29

2 maggio, Toni Valeruz sfida il Monte Camicia: l’impresa presentata all’Aquila

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“Le condizioni per tentare la discesa mi sembrano buone. Domani ci sarà il primo sopralluogo, esistono tre o quattro possibilità per scendere. Devo valutare tutto molto seriamente e solo poi deciderò i dettagli. Nello sci estremo non si possono commettere errori, è necessario liberare la mente in funzione dell’azione che ti accingi a compiere. Ma mi sento molto fiducioso”.

Con queste parole Toni Valeruz, 63 anni, uno dei più grandi esponenti al mondo dello sci alpinismo, si prepara all’impresa del prossimo 2 maggio: la discesa, mai tentata prima, della parete Nord del Monte Camicia. Presentata stamane nel corso di una partecipatissima conferenza stampa nell'auditorium dell'Ance all'Aquila, l’impresa, di enorme rilevanza per le grandi difficoltà tecniche del tratto da percorrere, consisterà nella discesa con gli sci della prima metà dei 600 metri di dislivello che separano la vetta del Camicia dalla sua base. La parte inferiore della parete, come spiegato dallo stesso Valeruz, “non è assolutamente praticabile con gli sci. Se qualcuno in futuro ci riuscirà verrò personalmente a congratularmi”.

Le imprese di Toni Valeruz hanno fatto la storia dell’alpinismo e dello sci alpinismo: 160 discese estreme dalle più alte vette del mondo, dalla Patagonia all’Himalaya - sul Makalu si lanciò da 8.100 metri -, fino alle più impegnative montagne delle Alpi, come il Cervino (prima discesa assoluta dalla parete est, 4.200m), il Gran Vernel, l’Eiger e il Monte Civetta, la discesa più difficile dal punto di vista psicologico, dove alle straordinarie difficoltà alpinistiche della parete si aggiunsero raffiche di vento a 100km orari.

La catena del Gran Sasso non è nuova alle sue straordinarie imprese: già nel 1986 affrontò il “Paretone”, la parte est del Corno Grande. “Conosco queste montagne da quando a sette anni - spiega Valeruz - vidi una foto. Mi piacque subito. Ciò che mi ha colpito del Gran Sasso, frequentandolo poi per l’attività di sci alpinismo, sono le incredibili condizioni della neve sulle pareti, molto simili a quelle che ho trovato in Patagonia. È una montagna davvero incredibile ma voi abruzzesi, forse, ne siete poco convinti. Tutti gli alpinisti di fama mondiale apprezzano questa catena”.

L’impresa che Valeruz si accinge a compiere, oltre ad essere di enorme valore dal punto di vista alpinistico, rappresenterà, per la risonanza mediatica che ci si aspetta, anche un’occasione per portare alla ribalta nazionale i nostri territori, come sottolineato da Ornella Cerroni e Ferdinando Lattanzi delle associazioni Mountain Evolution e Abruzzo Mountains Wild, che hanno organizzato l'evento.

Salvo imprevisti, dunque, alle sette circa di venerdì 2 maggio, Valeruz compirà la sua ennesima impresa. Intanto, il grande scialpinista pensa ai prossimi impegni: ha già iniziato, infatti, una dura preparazione per un’altra discesa estrema che lo vedrà impegnato, in estate, sulle montagne della Val D’Aosta.

Ultima modifica il Giovedì, 01 Maggio 2014 00:29

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