All'Aquila non basta la spinta dei 3500 tifosi arrivati a gremire gli spalti del "Gran Sasso-Acconcia".
Va ai piemontesi del Chisola la gara di andata della finale degli spareggi nazionali di Eccellenza. Gli uomini di mister Meloni (che lascia in panchina Rizq, non al meglio) si impongono per 2-0 e si mettono in forte posizione di vantaggio in vista del match di ritorno.
La cronaca.
Primo spunto al sesto di marca aquilana: sugli sviluppi di un angolo battuto da destra Colombatti ci prova in girata ma non trova lo specchio della porta mettendo alto. Il Chisola risponde al tredicesimo ed è una risposta che fa malissimo agli uomini di Lo Re: Zeni approfitta di un errore di Colombatti, fila a tu per tu con De Chirico e lo batte con una conclusione potente e precisa.
L'Aquila è contratta.
La prima reazione dei padroni di casa arriva al minuto ventisei ed è affidata al piazzato di Massetti che si spegne di poco sul fondo. Due giri di lancette e ci prova D'Ercole che va via in bello stile a Dagasso ma poi strozza la conclusione tra le braccia di Marcaccini. Il Chisola regge bene l'urto ed al trentatreesimo torna a farsi vedere dalle parti di De Chirico: tiro a giro di Negro, la sfera termina sul fondo. La prima frazione va in archivio con il tentativo di D'Ercole che dai venti metri mette alto sopra la traversa.
Ripresa. L'Aquila inizia con un altro piglio e colleziona occasioni in serie. Al quarto ci prova Di Ruocco, ma il suo tiro a giro termina sul fondo. Sessanta secondi dopo è D'Ercole che scarica un fendente che scheggia l'incrocio dei pali difesi da Marcaccini. Estremo difensore del Chisola che al settimo si oppone ad una conclusione violenta griffata Shiba. Al minuto otto ancora L'Aquila ad un passo dal pari, con D'Ercole che manca di pochissimo il bersaglio grosso.
Nel momento migliore dei padroni di casa, come una doccia gelata arriva il raddoppio del Chisola: Dagasso approfitta di una leggerezza di Tempestilli e dal cuore dell'area trafigge De Chirico.
L'Aquila prova a riorganizzarsi ed a reagire. Trentunesimo: cross insidioso di Massetti, Marcaccini smanaccia poi la retroguardia piemontese si chiude e sventa la minaccia. Due minuti dopo Shiba viene smarcato davanti a Marcaccini, che si disimpegna bene in presa bassa, ma l'azione era stata fermata per un fuorigioco del 9 aquilano. Al quarantesimo il Chisola torna in proiezione offensiva con la punizione di Menon: palla sul fondo.
Nei cinque minuti di recupero L'Aquila rimane in 10: Shiba (già ammonito) colpisce un avversario, secondo giallo per lui e doccia anticipata.
L'ultimo appunto di cronaca è la punizione di Massetti sventata con i pugni da Marcaccini. Poi più nulla se non il triplice fischio finale.
Tra sette giorni, al "Dino Marola" di Vinovo, L'Aquila avrà bisogno di una vera e propria impresa per centrare la promozione in Serie D.
Lo spettacolo dei tifosi rossoblù in curva