Sabato, 14 Febbraio 2015 19:29

L'Aquila, incredibile sconfitta a San Marino. Ora è a -10 dal Teramo

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L'Aquila esce clamorosamente sconfitta per 3-2 dal San Marino Stadium al termine di una partita rocambolesca che da possibile vittoria si è trasformata in una sorta di psicodramma. A determinare il risultato ci si è messa, infatti, anche la sfortuna e l'arbitro che è riuscito ad annullare, su segnalazione del guardalinee, un gol regolarissimo a Carini al 93'. Sarebbe stato il 3-3.

Doveva essere una partita importante come una finale per i rossoblù, al ritorno in campo dopo tre settimane e con la voglia di rimanere attaccati al treno promozione. Una di quelle partite da vincere a tutti i costi contro l'ultima in classifica con il coltello tra i denti.

Invece, L'Aquila dal San Marino stadium non porta via neanche un punto al termine di un mese micidiale in cui - dopo il 3-0 all'Ascoli - complice i due rinvii causa neve, ha raccolto solo un punto a Prato, scivolando a -10 anche dal Teramo (prossimo avversario) e con il rischio di andare a -13 dall'Ascoli. Velleità di primato insomma quasi abbandonate.

Un ridimensionamento per i rossoblù che, anche se non sarà questa la partita decisiva del campionato, escono dalla trasferta marchigiana frastornati, perdendo sensibilmente di vista la vetta.

Eppure era iniziata nel migliore dei modi col primo gol di Pozzebon che schiaccia a rete di testa servito perfettamente da Pacilli al 18'.

Il San Marino sin dal primo tempo ha rialzato la testa senza però riuscire ad essere davvero pericoloso con Pacilli che ha sfiorato il raddoppio al 22'.

La sorpresa è arrivata nella ripresa quando i padroni di casa tornano in campo con altro piglio e hanno la meglio su L'Aquila. Dopo appena cinque minuti Cuffa trova un gran gol tirando da 25metri.

L'Aquila è stordita e dopo il salvataggio di Zandrini su Cruz al 55' prende molto ingenuamente un altro gol: Sensi da solo in area batte di testa l'estremo aquilano (c'era una volta la difesa più forte della Lega Pro).

Zavettieri trasforma la squadra dal 3-4-3 al 4-3-3 inserendo Sandomenico per Gotti e Scrugli per Pomante .

I rossoblù spingono con l'orgoglio e sospinti dai 150 tifosi arrivati dal capoluogo trovano il pari al 72' con l'aquilano Del Pinto che spizza di testa su punizione perfetta di Corapi.

Appena 8 minuti dopo con un'azione fotocopia Del Pinto trova la traversa. Non succede più niente fino all'89' quando Sensi trova l'eurogol impietrendo gli aquilani.

Ma non è finita perché come dicevamo Carini trova il tempo di fissare il risultato sul 3-3 se non fosse per un'assurda scelta del guarda linee che alza la bandierina. L'unica spiegazione sarebbe una possibile posizione di fuori gioco di Scrugli che però non partecipa all'azione, quindi da ritenere passiva. Davvero incredibile.

 

Ultima modifica il Domenica, 15 Febbraio 2015 11:04

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