Cambiamenti in vista all'Aquila Rugby. La società, dopo la rovinosa retrocessione a Prato nello spareggio perso contro i Crociati Parma, sta tentando di raddrizzare un destino che sembra essere sempre più cupo. Le casse non sono tra le più floride, lo staff perde i pezzi, il morale dei giocatori è a terra. Nell’ultimo consiglio di amministrazione, riunitosi la scorsa settimana, l’assemblea ha ratificato le dimissioni, presentate come irrevocabili, di Massimiliano Placidi, direttore generale dei neroverdi durante le ultime due stagioni sportive. Placidi, su specifica richiesta della società, si è comunque mostrato disponibile a svolgere il ruolo di consulente esterno, almeno fino all’individuazione di un sostituto. Rituale e diplomatico il commento di Augusto Iovenitti: "Ringrazio l’avvocato Placidi per il lavoro diligente e attento svolto in queste stagioni e sono certo che impiegherà la stessa passione e lo stesso impegno nel ruolo di consulente esterno affidatogli", ha affermato il neopresidente dell'Aquila.
La riorganizzazione societaria dovrebbe prevedere il ritorno, nel ruolo di dirigente sportivo, di Mauro Zaffiri, come annunciato ieri dal quotidiano Il Centro. Zaffiri, attualmente vicepresidente della Gran Sasso Rugby - neopromossa in serie A - non ha ancora accettato ufficialmente l'incarico, ma da più parti l'ingaggio si da' per certo. Sul fronte della squadra, sembrerebbero sul piede di partenza (direzione Fiamme Oro) Brandolini e Di Massimo, come anticipato da NewsTown qualche settimana fa.
Intanto Iovenitti ha incontrato ieri gli atleti, che avevano chiesto un incontro con la società per discutere degli stipendi arretrati. Il presidente neroverde ha rassicurato i ragazzi, estremamente preoccupati per il futuro della 'squadra della città', come l'ha definita più volte il sindaco Cialente. Insomma, dopo la nomina a responsabile tecnico della Polisportiva a Massimo Mascioletti, le dimissioni di Placidi e l'imminente arrivo di Zaffiri, si prospetta un'estate rovente dal punto di vista della composizione dell'organigramma e della squadra che affronterà il campionato di serie A.
E, a proposito di A, la neopromossa Gran Sasso si avvicina alla prossima stagione con uno spirito del tutto diverso. La società è giovane e, incredibile ma vero, non ha debiti. Ha stravinto un campionato coronato da una finale strepitosa, è protagonista di un progetto che ha buona prospettive a medio termine, anche grazie al completamento dei lavori dello stadio del rugby di Villa Sant'Angelo, campo che ospiterà le partite casalinghe dei grigiorossi di Pierpaolo Rotilio.
Venti giorni fa, il sindaco Cialente aveva scritto una lettera-appello agli imprenditori, sottolineando la necessità di un aiuto (economico, s'intende) all'Aquila Rugby. La società neroverde, a prescindere dalle partenze o dai ritorni, continua comunque ad essere considerata la priorità nello sport aquilano, nonostante il fallimento delle gestioni che si sono susseguite negli ultimi anni. Una realtà giovane in ascesa e vincente come la Gran Sasso, invece, non è chiaramente considerata una 'priorità'. Anche questo è sintomo di una generazione che rimane aggrappata al passato come fosse un feticcio, in una città che - volente o nolente - invece cambia.