Martedì, 22 Dicembre 2015 21:16

Iscritti alle Università: Univaq, 15mila studenti. Inverardi: "Dati provvisori"

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La domenica passata, sul quotidiano 'Il Centro', è stato pubblicato un articolo che fotografa lo stato delle iscrizioni alle Università abruzzesi per l'anno accademico 2015-2016.

Un articolo destinato senza dubbio a scatenare polemiche, almeno a L'Aquila: i dati riferiti all'Univaq, in effetti, non sono confortanti.

Partiamo dai numeri.

 

 

L'Ateneo di Chieti-Pescara conta 24mila e 186 iscritti, con 5754 immatricolati. Molto attrattiva l'area del sociale, con 9669 iscritti, 3172 ragazzi e 6497 ragazze: le nuove matricole sono 2709, 892 maschi e 951 femmine. Seguono le facoltà di area sanitaria con 5775 iscritti: 2090 maschi, 3685 femmine e 822 matricole: 299 ragazzi e 523 ragazze.

 

L'ateneo teramano conta, invece, un totale di 6914 iscritti, con 1530 immatricolazioni. La maggior parte degli iscritti frequenta facoltà di area umanistico sociale, con 4919 iscritti - 2786 femmine e 2133 maschi - di cui 823 immatricolati, 417 ragazze e 406 ragazzi. Sono in totale 1026, invece, gli iscritti dell'area medico sanitaria - 746 femmine e 277 maschi - con 207 immatricolazioni (162 femmine e 45 maschi).

 

E arriviamo a L'Aquila. L'Univaq si attesta a 15.065 iscritti, con poco più di 3mila immatricolazioni: la maggior parte preferisce le lauree di area scientifica, con 6185 iscritti: 2564 femmine e 3621 maschi. Seguono le lauree di area sociale, con un totale di 3965 iscritti: 2962 ragazze e 1003 ragazzi. Sono 2908 gli iscritti, invece, ai corsi di area sanitaria: 1708 femmine e 1200 maschi. Le facoltà di area umanistica contano 2007 studenti, 1646 donne e 361 uomini. Seguono più o meno lo stesso trend le immatricolazioni.

 

Numeri non certo confortanti, come detto. Si tratta, però, di dati ancora provvisori. “Sono numeri altamente provvisori e incompleti”, ha spiegato a NewsTown la rettrice Paola Inverardi. “Infatti, le immatricolazioni si chiudono a gennaio ed è possibile iscriversi ancora nel 2016, per gli studenti fuori corso il termine ultimo è fissato al luglio prossimo”.

I dati pubblicati sulle pagine de 'Il Centro' sono aggiornati al 17 dicembre scorso, “ma si tratta di numeri che fanno riferimento ai dati completi, alle iscrizioni, in altre parole, già completate e registrate. Molte altre pratiche devono essere ancora perfezionate”.

I numeri precisi, insomma, saranno disponibili alla metà dell'anno venturo. “Per fare un esempio – aggiunge la rettrice – per le facoltà di Medicina abbiamo 115 posti e, fino ad oggi, soltanto 57 pratiche di iscrizione perfezionate. Vale lo stesso per i corsi di laurea magistrale”.

Difficile dire, ad oggi, quanti saranno gli iscritti all'Univaq per l'anno accademico 2015-2016. L'unica certezza, evidentemente, è che non si arriverà ai numeri registrati negli anni del post terremoto quando gli iscritti non pagavano le tasse di iscrizione. “E' chiaro che stiamo tornando alla normalità - ha inteso sottolineare Inverardi - non è possibile un confronto con dati che erano chiaramente 'dopati': bisognerebbe domandarsi quanti studenti iscritti frequentavano le lezioni e sostenevano gli esami”.

Un concetto ribadito spesso dalla rettrice Inverardi, negli ultimi mesi, una chiara scelta 'politica': l'orientamento dichiarato è tornare alla normalità, ad una università frequentata da studenti che sostengano gli esami nei tempi stabiliti, per quanto possibile. Se la scelta pagherà, sarà soltanto il tempo a dirlo.

Ultima modifica il Martedì, 09 Febbraio 2016 18:01

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