Si è tenuta stamane nella sede comunale di Villa Gioia la conferenza stampa di presentazione di "Confotografia". Dal 20 al 26 settembre, L’Aquila sarà “invasa” da 55 fotografi professionisti provenienti da tutta Italia che intraprenderanno, ognuno con le proprie idee e propensioni, percorsi di conoscenza del territorio accompagnati dai cittadini-guida che si sono offerti volontariamente di condurli attraverso la città e le storie di chi la abita.
Provare a scavare oltre la superficie è un impresa ardua per chi decide di raccontare una storia con il mezzo più immediato che l’uomo abbia mai creato: la fotografia. Se poi a dover essere raccontata è la multi-sfaccettata realtà aquilana del post-sisma, allora l’impresa si fa quasi impossibile. Chi ama la fotografia, tanto da averne fatto non solo una passione ma un vero e proprio lavoro, questo lo sa ed è proprio per avere una visione diversa che la veneta Fuorivista e l'aquilana Segni hanno iniziato a lavorare insieme. Le due associazioni di fotografi professionisti hanno chiamato altri fotografi, diversi per età, provenienza e approccio alla professione, con un unico intento: rendere la fotografia non solo analisi del territorio ma anche e soprattutto progettazione.
Come ha spiegato uno dei coordinatori dell’evento, Roberto Sartor, “se ti approcci ad un caso come L’Aquila attraverso un momento di confronto con i cittadini e le associazioni puoi avere degli strumenti per avere una lettura del territorio non superficiale. A questo scopo, abbiamo fornito ai fotografi del materiale di approfondimento e organizzato, per il primo giorno, un itinerario con l’autobus ed a piedi ma senza macchinetta fotografica”.
“I fotografi - ha sottolineato - saranno qui sei giorni e proveranno ad istaurare un vero rapporto con i cittadini, tanto che alcuni aquilani hanno dato disponibilità per ospitarli nelle proprie case. In questo modo, ed attraverso dibattiti ed incontri, gli aquilani avranno un ruolo attivo e porteranno a contatto con il fotografo le proprie esperienze ed anche i propri crucci”.
I fotografi si muoveranno per la città con le auto, con i mezzi pubblici, a piedi, persino in bicicletta, in modi e tempi di incontro concordati con i cittadini che li accompagneranno. Si tratterà, dunque, non di una sorta di favore che gli aquilani faranno a chi vuole documentare il mutamento ed il mutare della realtà del territorio ma di un vero e proprio scambio di conoscenze: l'iniziativa, infatti, consentirà a tutti di guardare la città con occhi diversi, magari traendone anche quegli aspetti positivi di coesione sociale e di identità cittadina che si sono accentuati notevolmente dopo il terremoto.
Il programma, ancora non confermato in via definitiva, è aperto a tutti e vede, tra gli appuntamenti, oltre all’incontro con l’urbanista Giorgio Sacher, un seminario che si terrà sabato 21 settembre presso l’Auditorium del Parco, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane. Il seminario durerà tutta la giornata e unirà esponenti delle istituzioni, tra cui il sindaco Massimo Cialente, fotografi, docenti, urbanisti, architetti e studiosi come Raffale Colapietra.
Protagonisti dell'evento, i giovani: verranno infatti organizzati dei workshop con il Liceo Scientifico “A. Bafile” e con il Liceo Artistico “F. Muzi”. L’Univaq darà il suo contributo attraverso il Dipartimento di Scienze Umane che fornirà spazi all’interno delle facoltà e studenti e docenti del settore geografico per curare il percorso di partecipazione, ed alcuni studenti del Dipartimento di Ingegneria che, dopo una presentazione tenutasi nel maggio scorso, hanno manifestato la volontà di aderire.
Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Fabio Pelini ha elogiato il metodo partecipativo di “Confotografia” e l’utilità dell'evento anche nell'ottica della "battaglia per l’attrazione dei fondi che siamo costretti a portare avanti ogni giorno", come lui stesso ha specificato, anche con iniziative clamorose. "E’ un po’ pirandelliano come concetto - ha aggiunto - quello di scomporre un punto di vista, che fino ad ora è stato unito, in una molteplicità di punti di vista".
Presente alla conferenza stampa anche l’assessore al Turismo Lelio De Santis che ha espresso il suo auspicio affinché l’iniziativa possa ripetersi in futuro. "Dal momento che siete riusciti a coinvolgere le scuole, come il mondo del lavoro, le associazioni e i cittadini, l’appuntamento annuale e l’elaborazione di un materiale che raccolga il lavoro effettuato potrebbe servire all’esterno per far conoscere la città e a noi per verificare periodicamente quanto il nostro lavoro e le iniziative che facciamo effettivamente producano risultati".
Pronta la risposta del fotografo Sartor: "Non vogliamo assolutamente che l’esperienza sia fine a se stessa ma vogliamo mostrare l’evoluzione della città nel tempo, sempre in relazione ai fondi che riusciremo a trovare essendo, il nostro, un progetto autofinanziato".
“I risultati di questo lavoro - ha concluso - sono per il momento un work in progress e solo immaginati magari in un libro, un sito o una mostra; li definiremo insieme ai cittadini. Siamo convinti, però, che L’Aquila possa essere davvero un laboratorio di partecipazione e cittadinanza”.
Tutti gli eventi sono aperti alla cittadinanza. Gli interessati possono visitare il sito http://www.confotografia.net/ e scaricare il modulo di partecipazione.