Venerdì, 08 Novembre 2013 19:30

L'odissea del Liceo Pollione di Avezzano: a gennaio (quasi) tutti nella nuova scuola

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Dopo tante peripezie e un'attesa durata anni, il prossimo 7 gennaio è finalmente prevista l'apertura della nuova sede del Liceo Scientifico M. Vitruvio Pollione di Avezzano.

La nuova scuola avrà tutti i requisiti che si confanno ad una scuola moderna: un'ampia biblioteca, nuovi laboratori, bagni provvisti di sensori di movimento, sistemi antincendio, porte con maniglie antipanico, impianto di diffusione sonora nei corridoi, spazi esterni attrezzati e, soprattutto, una moderna tecnologia anti-terremoto.

Tuttavia mancano ancora all'appello ben 24 aule: "L'ultimazione dell'ala B permetterà di collocare tutte le restanti 24aule e sarà ultimata entro il 2014 - ha dichiarato a NewsTown la Preside Marina Novelli - Il primo obiettivo è di eliminare i containers, quindi gli studenti che si trovano lì saranno i primi a spostarsi. Per il resto entro il 2015 verranno terminate le tre palazzine che sono di ampliamento e non facevano parte del vecchio edificio. La nuova sede sarà bellissima e all'avanguardia. Avremo una scuola del terzo millenio."

Ma finora la vicenda del Liceo Vitruvio Pollione è andata avanti tra un mare di vicissitudini che, oltre a creare un enorme disservizio, si sono intrecciate con le polemiche e le inchieste sull'utilizzo dei fondi destinati alle scuole abruzzesi in seguito al terremoto del 6 aprile 2009.

Proviamo a fare un riassunto:

Tutto nasce con la delibera Cipe numero 47 del 26 giugno 2009 che finanzia 226 milioni di euro per il piano di messa in sicurezza e ricostruzione di 213 scuole della regione, denominato "Scuole d'Abruzzo - Il futuro in sicurezza".

Nell' ottobre del 2009 un accordo siglato tra la Provincia, il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche e il Consorzio ReLuis, stabilisce che 20milioni saranno disponibili subito per le scuole superiori della provincia dell'Aquila fuori dal cratere sismico a cui sono assegnati, in un primo momento, 45milioni. 

Nel giugno del 2011 la Provincia stila l'elenco degli interventi straordinari per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nella Marsica e in Valle Peligna. Affianco alla voce "messa in sicurezza e relativo ampliamento del Liceo Pollione" viene indicata la cifra di 14milioni di cui 5milioni e 760mila euro per il suo ampliamento.

Gli studenti durante il periodo dei lavori, stimato inizialmente intorno ai 270 giorni, vengono dislocati in diverse sedi: 45classi nei containers (con relativi costi d'affitto intorno ai 4mila euro giornalieri) e altre 17 dislocate in vari edifici.

Al rientro a scuola nel settembre 2011 però, i piani vengono stravolti: l'edificio viene dichiarato inagibile e quindi non verrà ristrutturato, ma demolito e ricostruito, si dice, nell'arco di 9mesi.

Studenti e docenti dicono "sì" ad una scuola nuova e più sicura domandandosi, però, come mai una così drastica situazione non fosse emersa nei primi controlli del 2009, subito dopo il sisma. In pratica per quasi due anni i ragazzi sarebbero stati in una scuola inagibile.

lavori pollioneA fine ottobre 2011 intanto scoppia il ciclone Report. La trasmissione giornalistica di Milena Gabbanelli, che va in onda sulla Rai, conduce un inchiesta a firma Sigfrido Ranucci sulle risorse destinate alle scuole colpite dal terremoto. Ranucci mostra come in realtà queste risorse siano state in realtà più semplicemente distribuite a pioggia tra i vari istituti scolastici del territorio abruzzese senza il nesso causale del terremoto. La magistratura apre un'inchiesta.

Il governatore della Regione e Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi negli stessi giorni emana il decreto 89 del 27 ottobre 2011 che annulla il 61 del maggio 2011 messo sotto la lente di ingrandimento.

Nel dicembre dello stesso anno, la sede del Liceo viene dunque demolita. Ma già nel febbraio 2012 si assiste ad uno stop nei lavori, la prima interruzione di una lunga serie.

Nella rimodulazione dei fondi seguita al decreto numero 89, più restrittivo nei criteri di assegnazione rispetto al precedente, ci sono tagli al contributo concesso per vari istituti superiori di Avezzano e Sulmona. In particolare, per i lavori al liceo scientifico "Pollione" di Avezzano, dagli originari 14.170.500 milioni si scende a circa 8,4 poiché non viene riconosciuta la voce relativa all'ampliamento dell'immobile.

La Provincia allora fa ricorso al Tar contro il decreto, creando uno scontro nel Pdl tra Chiodi e Del Corvo. La vicenda sull'ampliamento continuerà a lungo, entrando e scomparendo dalle successive modifiche al decreto, perché la Corte dei conti continuerà a non riconoscere l'ampliamento come spesa rimborsabile dallo Stato.

Fatto sta che nel settembre 2012 i lavori si fermano nuovamente: l'impresa sarda Pellegrinelli, addetta ai lavori, denuncia il mancato pagamento, confermato anche dal Presidente della provincia Antonio Del Corvo. 

A dicembre il Direttore generale della Provincia Valter Angelo Specchio finisce in manette. Le indagini accertano, da parte del direttore Specchio la "redazione di atti ideologicamente falsi, anche in contrasto con altre amministrazioni", come la "struttura tecnica di missione del commissario, Corte dei conti e Autorità di vigilanza sui lavori pubblici". In questo modo il funzionario "ha avvantaggiato talune società" e soprattutto "in probabile concorso con altri, ha determinato gravi danni alle risorse pubbliche" per la ristrutturazione delle scuole. Inoltre, sempre Specchio "ha reiteratamente utilizzato per fini personali beni pubblici di cui aveva la disponibilità". Ancora, il direttore "ha ricevuto benefìci personali dal Pischedda, pur essendo questi procuratore speciale dell'impresa di costruzioni che ha svolto lavori presso il liceo Scientifico 'Pollione' di Avezzano"

L'allora ex Presidente della Provincia, Stefania Pezzopane - oggi Senatrice, e l'allora parlamentare Giovanni Lolli, denunciano pure opacità nella gestione dei fondi dichairando che "su queste vicende vicende avevamo richiesto chiarezza in più occasioni".

 

Il 2013 si apre con l'ennesima promessa: 40aule saranno pronte a giugno. Promessa smentita nel giro di un mese con l'ormai sistematico stop dei lavori.

I liceali, i docenti e i genitori, ormai stanchi, scendono allora in strada per reclamare la loro scuola. Mettono in scena il funerale del Vitruvio, fanno funerl autoritiesmarce, manifestazioni e scioperi.

Ottengono così, ad aprile, lo sblocco dei fondi e, a giugno dello stesso anno, la Provincia liquida all'impresa 4milioni di euro e il cantiere riparte.

Il 23 ottobre scorso infine, ecco la notizia tanto sperata: il Liceo Scientifico M. Vitruvio Pollione sarà parzialmente pronto per il prossimo 7 gennaio.

"Dopo tre anni di sacrifici – afferma con sollievo, il rappresentate del Liceo Scientifico Yuri Di Marco- potremo finalmente godere di una struttura all'avanguardia. Mancano 24aule e i laboratori, fondamentali per la crescita del singolo studente e del Liceo stesso. Con gli altri studenti, perciò, continueremo a supervisionare e fare pressione affinché ,in tempi brevi, il famoso ampliamento venga portato a termine."

La mancanza delle aule costringerà, ovviamente, una parte dei 1600 studenti a vagabondare ancora.

Viene da domandarsi quando terminerà questa odissea, e quanti altri giorni, mesi e anni dovranno ancora essere aggiunti a quei 270 giorni previsti nel lontano agosto 2011.

di Maria Giovanni Stati

Ultima modifica il Giovedì, 14 Novembre 2013 14:35

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