Si è conclusa domenica, tra applausi e complimenti di tutti i ragazzi che hanno partecipato, la quinta Piattaforma Nazionale (PN) dell'Erasmus Student Network Italia (ESN Italia), che si è tenuta lo scorso fine settimana a L'Aquila, presso l'Hotel Canadian, con il patrocinio di Comune e Provincia dell'Aquila, dell'Università degli studi dell'Aquila, dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio Casella.
ESN Italia si occupa dell'accoglienza degli studenti Erasmus in tutti gli atenei italiani, grazie alle 50 sezioni locali di cui dispone, tra cui 'Aquilasmus' per l'Univaq.
Strategie di accoglienza dei ragazzi stranieri, iniziative per l'integrazione degli studenti Erasmus e per la valorizzazione dello scambio interculturale sono stati i temi principali delle assemblee, che hanno animato la sala convegni del Canadian.
Ogni anno si tengono cinque incontri nazionali dell'ente, ospitati di volta in volta dalle diverse sezioni locali. Quello dell'Aquila è stato il quinto e il più importante per la vita dell'associazione, poiché è stato eletto il nuovo consiglio direttivo. Grazie all'impegno dei ragazzi dell'ESN, i giovani che scelgono di condurre la propria esperienza Erasmus in Italia, riescono a orientarsi nel nostro paese e familiarizzare più velocemente con le realtà in cui si inseriscono.
Hanno partecipato ben 44 sezioni locali, per un totale di 150 giovani da tutta Italia, decretando il successo dell'iniziativa.
"E' stato un evento molto impegnativo dal punto di vista organizzativo e logistico - ha detto, un po' emozionato, ai microfoni di StudenTown il giovane presidente dell'Aquilasmus, Giuseppe Susanna - pienamente ripagato dalla soddisfazione di tutti i ragazzi che abbiamo ospitato. Soprattutto è stato difficile dare ai ragazzi l'opportunità di partecipare a questa tre giorni al solo costo di 70 euro complessivi, fra vitto, alloggio ed eventi serali. Grazie alla collaborazione dei diversi enti e istituzioni locali siamo riusciti a battere la nostra 'avversaria', Trento, nella contesa della location, offrendo il miglior rapporto qualità-prezzo per il soggiorno. Inoltre i ragazzi, sia gli organizzatori sia i partecipanti, sono stati favolosi. Non pensavamo fosse possibile realizzare un evento di questa portata a L'Aquila".
Per i giovani dell'Aquilasmus, dunque, portare la PN a L'Aquila è stata una vera e propria sfida. L'incontro è stato un momento di confronto e crescita non solo per i ragazzi dell'ESN, anche per L'Aquila, che per tre giorni ha aperto le proprie porte a tutta Italia.
"E' stato un segnale molto importante, poiché non si tratta solo di vivere i lavori della piattaforma - ha spiegato Giuseppe - ma anche di toccare con mano la situazione e i disagi che questo territorio vive. Un conto è averli visti in televisione, un altro è dal vivo. Anche questa è stata la nostra mission, e l'abbiamo portata a termine. Abbiamo fatto innamorare i ragazzi, erasmus e non, del nostro territorio, presentandoglielo sotto tutti gli aspetti, anche quello enogastronomico".
Soddisfatta anche Anna Tozzi, prorettrice con delega alle relazioni internazionali, e coordinatrice del progetto Erasmus, presso l'Univaq: "E' stato un grande riconoscimento per l'Aquilasmus, che, nonostante il terremoto e tutti i problemi che il territorio e l'Ateneo hanno affrontato e affrontano tuttora, ha sempre dato il massimo. Il progetto Erasmus è fondamentale sia per i ragazzi, che hanno la possibilità di acquisire conoscenze 'collaterali' a quelle accademiche ma necessarie per rendersi competitivi sul mercato del lavoro, sia per le città e gli atenei che li ospitano, che hanno l'opportunità di arricchirsi grazie al confronto tra le diverse culture".
Attualmente, l'Univaq ospita circa 200 ragazzi del progetto Erasmus, e sostiene 220 studenti in Erasmus presso altri paesi in tutto il mondo. Cifre sintomatiche di una sostanziale ripresa dell'Ateneo aquilano, che nel 2010 contava appena 70 universitari in entrata per l'Erasmus.