La 'Giornata della Trasparenza 2013' si è tenuta ieri presso il Piccolo Auditorium della sede universitaria Reiss Romoli.
Per l'occasione sono stati presentati il 'Piano Anticorruzione 2013-2015', per prevenire la corruzione negli organi dell'Università dell'Aquila, e la nuova sezione del portale web dell'Univaq, 'Amministrazione trasparente'.
Presenti all'evento il direttore amministrativo dell'Università dell'Aquila Pietro Di Benedetto, la docente di 'Glottologia e linguistica' Maria Grossmann e il docente di 'Diritto amministrativo e tributario' Walter Giulietti.
Le due iniziative nascono in risposta alla Legge n. 190 del 2012 e al Decreto Legge n. 33 del 2013, secondo cui l'accessibilità totale alle informazioni che riguardano le spese e gli iter procedurali dei provvedimenti assunti dagli enti pubblici, favoriscono un controllo diffuso delle pubbliche amministrazioni, aiutando a prevenire fenomeni di corruzione. Il Piano Anticorruzione è stato elaborato anche sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT).
Il programma prevede l'individuazione degli organi d'Ateneo più a rischio e il monitoraggio dei rapporti contrattuali o di concessioni tra la governance ed enti privati. Responsabile dell'attuazione dell'opera di monitoraggio è il direttore amministrativo dell'Univaq Pietro Di Benedetto. Ogni anno, entro il 15 dicembre, Di Benedetto dovrà sottoporre al Consiglio di Amministrazione i risultati dell'attuazione del piano, che verranno successivamente pubblicati nella sezione 'Amministrazione trasparente'.
Per corruzione non si intende solo l'episodio di concussione, bensì "l'influenza subdola dell'interesse sull'operato dell'ente pubblico", ha detto nel corso dell'incontro Walter Giulietti.
L'Università dell'Aquila, recentemente finita al centro di numerose polemiche dovute alla poca trasparenza degli affitti delle sedi universitarie nel dopo terremoto, rende possibile, dunque, un controllo collettivo sull'ente.
Eppure "la trasparenza - ha detto Pietro Di Benedetto - è un valore che non deve essere ridotto a una serie di adempimenti. Dovrebbe essere nell'etica del civil servant non essere corrotto".
La Scuola Nazionale dell'Amministrazione (SNA) sta già predisponendo un'attività di 'educazione alla prevenzione della corruzione' per gli amministratori degli enti pubblici, nonostante correttezza e onestà dovrebbero essere valori intrinsechi per ogni cittadino, troppo spesso la cronaca testimonia il contrario.
L'informatizzazione delle politiche economiche e dei partenariati dell'Ateneo è stata curata da Maria Grossmann.
"Si tratta di un'evoluzione della sezione del sito 'Trasparenza, valutazione e merito' - ha spiegato Grossmann - La novità è l' indice tassativo. Mentre prima era a discrezione, ora ci è stata fornita un'apposita titolistica alla quale dobbiamo rispondere per obbligo di legge".
Tra le voci obbligatorie della sezione web anche 'Bandi di gara e contratti', 'Beni immobili e gestione patrimonio', 'Controlli e rilievi sull'amministrazione'.