E numero programmato sarà. Dopo giorni di polemiche e tensioni, il Senato accademico ha approvato nel pomeriggio, in via definitiva, la proposta della rettrice Paola Inverardi di istruire - in vista dell'anno accademico 2014/2015 - il numero programmato per le lauree triennali di Biologia, Biotecnologia, Psicologia e Scienze Motorie.
Soltanto qualche giorno fa, venerdì 9 maggio, il Consiglio d'amministrazione dell'Università dell'Aquila - che ha parere vincolante - aveva deciso di respingere la programmazione didattica proposta dalla Rettrice, già approvata dal Senato accademico. Il Consiglio - che ha funzioni di indirizzo strategico, approvazione della programmazione finanziaria annuale e triennale e del personale, nonché di vigilanza sulla sostenibilità finanziaria delle attività - aveva inteso bocciare la proposta proprio per il nodo del numero programmato.
Un bel guaio. Entro il 15 maggio, infatti, l'Univaq ha l'obbligo di attivare l'intera programmazione didattica. Dunque, è stato convocato stamane - in tutta fretta - il Consiglio d'amministrazione e, a seguire, il Senato accademico. Se non fosse che il Cda si è sciolto per mancanza del numero legale. Erano presenti, infatti, soltanto cinque membri dei dieci effettivi: la rettrice Paola Inverardi, i docenti Fabrizio Berti e Michele Pisani, l'esterno Roberto Marotta e il rappresentante degli studenti Lorenzo Cococcia. Assenti, invece, la docente Annalisa Monaco, i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo Pierpaolo Baldini e Fabrizio Carnicelli, l'esterna Augusta Robimarga, e la rappresentante degli studenti Chiara Teresa Juchich.
Così, sciolto il Consiglio d'amministrazione, il Senato accademico - che non ha inteso tener conto della bocciatura di settimana passata - ha approvato la delibera presentata dalla Rettrice. Un atto illegittimo, a sentire il sindacato degli studenti dell'Udu. Sta di fatto che il numero programmato sarà realtà. Come previsto, non verrà istruito per la laurea magistrale di Psicologia: "Siamo riusciti ad evitarlo", ha confermato a NewsTown la Rettrice, "abbassando il numero programmato per la triennale, dai 400 studenti inizialmente previsti a 300. Così, garantiremo la necessaria sostenibilità". Per gli altri corsi di laurea triennale, restano i numeri già noti: Biotecnologie potrà avere un massimo di 150 matricole, Biologia un massimo di 280 e Scienze Motorie di 230. "Domani - ha sottolineato Inverardi - terremo una conferenza stampa per spiegare le motivazioni della decisione alla città".
"Rimane l'amarezza per un metodo tutto sbagliato", si legge sulla pagina Facebook dell'Unione degli Universitari. "Rimane l'indispensabile ricerca della sintesi tra Senato Accademico, Consiglio Studentesco e Cda. Torniamo a chiedere urgentemente una commissione didattica d'Ateneo".
La vicenda. I requisiti di sostenibilità dei corsi di studio in vigore attualmente, ancorché rilassati rispetto ad una precedente versione, sono requisiti che alcuni corsi dell'Ateneo dell'Aquila faticano a mantenere. Cosa si intende per requisiti di sostenibilità? In base agli stringenti limiti stabiliti dal decreto 47 del gennaio 2013, uno degli ultimi decreti attuativi della riforma Gelmini firmato dall'allora ministro Francesco Profumo, ogni classe di laurea deve mantenere un numero di studenti che tenga conto dei requisiti minimi di docenza e delle risorse logistiche nella disponibilità dell'Ateneo.
Purtroppo l'Univaq, come tutto il sistema accademico nazionale, soffre il taglio delle risorse deciso dagli ultimi governi: nel periodo 2008-2012, l’Ateneo aquilano ha perso 84 docenti fra professori ordinari e associati, pari al 20% del totale. Anche il personale tecnico-amministrativo è diminuito di 42 unità, pari all’8% del totale. Con l'aggravante dei limiti al turn-over e la prospettiva di ulteriori fuoriuscite di docenti per raggiunti limiti di età.
In questo contesto, è emerso che i corsi di laurea in Biotecnologie, Scienze Biologiche, Scienze psicologiche applicate, Psicologia applicata clinica e della salute, Scienze motorie e sportive hanno un numero di immatricolati - previsti per il prossimo anno accademico - superiore alla numerosità massima della classe così come dettata dal Ministero. Di qui, la necessità di istruire il numero programmato perché i corsi di laurea siano sostenibili nel rispetto dei requisiti imposti dal Ministero.
Si tratta - per l'appunto - di quattro corsi di laurea triennale sui 66 attivi nell'Ateneo aquilano. A far di conto, il provvedimento riguarderà meno del 5% degli studenti che si immatricoleranno al prossimo anno accademico dell'Università degli studi dell'Aquila.