Dopo numerose statistiche che dimostravano una sfiducia generale nella spendibilità della laurea, arrivano nuove notizie che faranno ricredere anche i più scettici. Si tratta di un'indagine che la società di ricerca WealthInsight ha redatto con il magazine Spear's riguardante la classifica delle 500 università che "producono più milionari" al mondo.

Dallo studio emerge che solo l'1% di coloro che diventano milionari hanno raggiunto i vertici dell’economia senza una preparazione accademica. Certo, non stiamo parlando di filosofi o antropologi ma, stavolta, neanche di economisti o avvocati: nel 2014 la laurea dei super milionari è in ingegneria. Ovviamente la qualifica di ingegnere non va spesa solo per esercitare la professione, quanto piuttosto per aprirsi al mondo dell’imprenditoria e, nel nostro caso, dominarla.

Inoltre, un momento in cui il mercato del lavoro è in costante cambiamento e lo sviluppo industriale prende inaspettate pieghe, la situazione potrebbe evolvere. In futuro la chiave del successo sarà una laurea in ingegneria informatica, in grado da dare maggiori possibilità a chi aspira ad una carriera da milionario. In quest'ottica, i dati della WealthInsight confermano che ciò che conta non sono i titoli accumulati sui curricula, ma gli impulsi innovativi relativi al lavoro e all’esperienza connessa ad esso.

Certo l’università di provenienza, come da pronostici, fa la differenza. Al top della classifica gli Usa: un sistema universitario qualitativamente distante anni luce dal nostro ma che si muove, di base, dentro un sistema elitario. Alle prime cinque posizioni sfilano i college made in Usa, con Harvard, Harvard Business School e Stanford University, University of California e Columbia University. Tra le eccellenze americane spiccano le note perle inglesi, quali Cambridge ed Oxford. Quello che sorprende è che l’Italia non è da meno, con la Bocconi e La Sapienza posizionate tra le prime cento. Rispettivamente l’università privata brilla al 24esimo posto mentre la pubblica si accontenta del 90esimo.

Il risultato non è affatto male se si pensa che l’indagine ha seguito 70mila milionari in 200 Paesi e ha stilato la classifica delle cinquecento università che ne sfornano di più. Tra queste, l’Italia conquista il settimo posto. Prima di lei le già citate Stati Uniti e Inghilterra, seguite da Canada, Francia, India e Germania. Dopo l'Italia la Cina, la Russia e la Svezia.