Mercoledì, 30 Luglio 2014 07:31

Univaq, oggi Cda su tassazione. Emendamenti dal Consiglio studentesco

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Dal prossimo anno accademico, quello che inizierà in autunno, gli studenti dell'Università dell'Aquila torneranno a pagare di nuovo le tasse sospese in seguito al terremoto.

In questi giorni, gli organi di ateneo sono al lavoro per stabilire il nuovo sistema di tassazione. E non mancano le polemiche.

Infatti, il calcolo non è affatto facile: per effetto della sospensione, è dal 2008 che l'Università non ha dati e indicatori aggiornati sulla situazione reddituale (desunta dagli Isee) degli iscritti. Per questo, qualche mese fa, si è insediata una commissione ad hoc - presieduta dal prof. Filipponi e composta da rappresentanti degli studenti, del corpo docente e del personale tecnico-amministrativo - il cui compito è stato quello di determinare, sulla base di calcoli e simulazioni abbastanza sofisticate, la parte di fabbisogno che l'ateneo dovrà soddisfare con la tassazione e la parte che, invece, dovrà chiedere di far coprire dal ministero, visto che l'accordo di programma prevedeva comunque un'uscita "morbida" dal regime di esonero totale.

La commissione ha elaborato delle proposte che sono state esaminate dal Senato accademico. Quest'ultimo, a sua volta, ha formulato delle linee di indirizzo, che saranno discusse dal Consiglio d'Amministrazione convocato per stamane.

Linee di indirizzo che non sono affatto piaciute all'Udu. Secondo l'organizzazione studentesca, il Senato avrebbe approvato uno schema di tassazione troppo penalizzante per le fasce con redditi più bassi. "La proposta del Senato - ha denunciato l'Udu - prevede una prima rata di euro 300, uguale per tutti gli studenti e non abbattibile, a cui vanno aggiunti i 156euro per il pagamento della tassa sul DSU Regionale, per un totale di 456 euro. A questa somma, andrebbero aggiunti ben 220euro per tutti gli studenti con fascia ISEE tra 0 e 21.000euro. Per gli studenti che invece hanno una soglia ISEE tra i 21.000 ed i 53.000 euro il contributo aggiuntivo varierebbe dai 220 fino ai 900 euro, sulla base dell’ISEE. Insomma lo studente che avrà, ad esempio, un indicatore ISEE con 0 euro dovrà pagare 676 euro, a fronte di qualche decina di euro del pre-terremoto, mentre gli studenti con la soglia ISEE più alta pagheranno una tassa totale di 1356 euro. Solo sul contributo sarà poi possibile una graduazione di sconti di merito, escludendo i 300 iniziali (a fronte di una tassa di iscrizione fissata dal MIUR che dovrebbe essere di 198 euro) sia dalla fasciazione di reddito che dagli sconti". 

Stando alle parole dell'Udu, la proposta approvata in Senato non solo è iniqua ma anche fuori legge. Critiche alle quali la Rettrice ha risposto affermando che le differenze tra lo schema approvato dal Senato e le proposte avanzate dal sindacato sono minime e che gli aumenti saranno contenuti e concentrati non sulle fasce più basse ma su quelle "di mezzo, tra i 20mila e i 40mila euro". Gli studenti potranno comunque avere degli sgravi che però saranno agganciati al loro rendimento.

"E' vero, c'è una discrepanza tra lo schema dell'Udu e quello del Senato - ha sottolineato Inverardi - ma parliamo di cifre molto basse per le singole categorie di reddito, fermo restando che ci sono fasce che comunque restano esenti per legge. L'Udu voleva che per le fasce tra i 20mila e i 40mila euro ci fosse la possibilità di arrivare quasi a zero, mentre la proposta approvata il 22 fa pagare un pochino di più alle fasce intermedie ma prevede degli sconti progressivi agganciati all'acquisizione dei crediti, cioè al merito. Non vogliamo certo massacrare gli studenti, solo distribuire gli aumenti in modo più uniforme".

"Con la simulazione basata sulle tabelle dell'Udu" ha detto la Rettrice "saremmo andati a 7 milioni di euro, con la nostra andremmo a 12, a fronte dei 14 che attualmente prendiamo. Io non so ancora quanti soldi ci daranno al ministero ma ci hanno detto chiaramente che vogliono un programma basato su una politica. Quella che abbiamo scelto è la politica del merito, che prevede sconti maggiori per gli studenti più attivi e meritevoli".

Paola Inverardi si dice convinta che, anche con il nuovo sistema approvato in Senato, le tasse dell'Università dell'Aquila si manterranno comunque ben al di sotto della media, in primis quella regionale. Inoltre, considerando che nel nuovo anno accademico si pagherà una sola rata, il nuovo sistema entrerà davvero a regime il prossimo anno. Durante questo lasso di tempo ci sarà modo, secondo la Rettrice, di aggiustare ulteriormente il tiro, rivedendo, qualora ce ne fosse bisogno, l'intero sistema.

Sta di fatto che il Consiglio d'Amministrazione si riunirà oggi in un clima davvero incandescente. Intanto, nella seduta di ieri del Consiglio Studentesco, è stato votato il parere sulla proposta di tassazione. Preparato dal gruppo dell’Udu, ha visto la convergenza di tutti i Consiglieri, compreso il rappresentante di Azione Universitaria. Il Consiglio Studentesco chiede al Consiglio di Amministrazione di modificare ulteriormente la delibera, in questo senso: 

  • salvaguardando le fasce di Isee più basse, eliminando lo scalino iniziale dei contributi;
  • alleggerendo i criteri di merito per l’accesso agli sconti per le matricole delle lauree magistrali; 
  • considerando il regolamento attuale come provvisorio, con l'impegno di riaprire la discussione prima dell’a. a. 2015/2016, quando si tornerà a pagare anche la prima rata. 

"Il Consiglio Studentesco - sottolinea la presidente Arianna Fiorenza (Udu) - ritiene all’unanimità che il regolamento presentato produce un livello di tassazione troppo alto e in eccessivo aumento rispetto alla tassazione previgente il terremoto e che, includendo i previsti 300 euro di prima rata, la tassazione a regime sia insostenibile per gli studenti". Dunque, alla luce della discussione odierna, i Consiglieri d'Amministrazione che fanno parte del Consiglio Studentesco presenteranno in Cda una lista di emendamenti. Staremo a vedere. 

La governance dell'Univaq ha convocato una conferenza stampa per giovedì 31 luglio, alle ore 11. Parteciperanno la rettrice Paola Inverardi, il prorettore vicario Carlo Masciocchi, il direttore generale Pietro Di Benedetto, l'ordinario di fisica sperimentale Adriano Filipponi.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Luglio 2014 08:21

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