Soluzione tampone per il pasticcio delle mense universitarie all'Aquila. Da due giorni, infatti, i servizi sono inattivi nelle mense dei tre poli universitari della città e soprattutto nella residenza "Campomizzi", che ospita gli studenti beneficiari di borse di studio.
L'assessora regionale al Sociale Marinella Sclocco ha annunciato un accordo temporaneo con due ristoranti per garantire i pasti ai beneficiari: "Verificata l'impossibilità di prorogare il precedente contratto scaduto il 23 gennaio - ha dichiarato l'esponente della giunta guidata da Luciano D'Alfonso - il disagio è stato superato grazie a due convenzioni stipulate, secondo le normative vigenti, con due ristoratori proprietari di locali capaci di ospitare almeno 300 studenti. Uno è collocato vicino alla caserma Campomizzi, l'altro nel polo di Coppito. I pasti saranno offerti al prezzo di 5 euro, ripartiti tra studenti a 2,30 euro individuali, e la Regione Abruzzo, per la differenza. Per i poli di Roio, Pile, Conservatorio e facoltà di Scienze umanistiche sarà concessa agli studenti la possibilità di monetizzazione della quota, qualora non fruissero del servizio ristorazione, dietro adeguata verifica".
Intanto, Giulia Marchetti - che ha assunto in questi giorni il ruolo di direttrice dell'Adsu al posto del chiacchierato Luca Valente - ha proceduto all'individuazione di cinque ditte per l'affidamento in cottimo fiduciario del servizio mensa, per 200mila euro, in attesa della conclusione della procedura di gara europea, pubblicata lo scorso 26 gennaio, per uno stanziamento di 800 mila euro.
[leggi l'approfondimento di NewsTown sulle mense universitarie dell'Aquila]