Si è tenuta oggi, presso la sala dei gruppi consiliari degli uffici del Consiglio Comunale, la conferenza stampa per illustrare il progetto TE.SQUA.L – Technological Skills and Quality of Life, finalizzato alla mobilità studentesca e promosso dal Comune dell’Aquila, l’Assessorato alle Politiche del Lavoro, l’Università degli Studi dell’Aquila e Confindustria.
Il progetto, dal costo complessivo di 151.531 euro, sarà finanziato dall’Unione Europea e darà la possibilità a 36 laureati magistrali e 10 dottori di ricerca dell’Univaq di partecipare a corsi di formazioni, tirocini e stage presso aziende di altri paesi europei; per il momento si parla di Spagna, Austria e Repubblica Ceca ma non si esclude l’aggiunta di altri partner, in un secondo momento. In particolare, il progetto è rivolto ai settori delle Scienze della Vita, Fisica, Informatica ed Ingegneria e durerà da settembre 2013 a dicembre 2014.
L’assessore alle Politiche per il Lavoro, Fabio Pelini, ha spiegato che “l’assessorato è consapevole della crisi che il mondo del lavoro sta vivendo, per questo si è pensato già da tempo di attuare alcune politiche attive fondate sulle opportunità che l’Unione Europea offre. E’ in questo ambito che si colloca l’approvazione del progetto TE.S.QUA.L. che punta a passare da una ‘logica del sapere’ a una ‘logica del saper fare’ ed è rivolto agli studenti universitari”.
“Partendo dal presupposto che da soli non si possa fare molto - ha aggiunto Pelini - abbiamo avviato questa partnership con l’Università e con Confindustria che speriamo prosegua”.
Tra i partner stranieri vi è un’azienda slovacca, “GetOn s.r.o”, la “ONECO” spagnola e la “SISTEMA GmbH” austriaca.
“La scelta di istaurare rapporti con sole tre aziende straniere deriva dalla necessità di semplificare i meccanismi – ha chiarito l’assessore - ma ognuna di queste imprese ha un network molto vasto che permetterà di collocare i ragazzi nel settore più adatto alle loro competenze ”.
Grande assente la neo-eletta Paola Inverardi mentre in rappresentanza del Rettore uscente, Ferdinando Di Orio, è intervenuta la professoressa Anna Tozzi, prorettore con delega specifica alle relazioni internazionali, che ha spiegato come il progetto si configuri all’interno del “Leonardo Da Vinci”, un programma di mobilità rivolto ai neo-laureati che ha tra gli obiettivi principali il sostegno a coloro che si dedicano ad attività di formazione non solo nell’acquisizione delle conoscenze ma anche nell’utilizzo pratico di queste ultime all’interno del mercato del lavoro.
“I giovani devono muoversi - ha dichiarato la professoressa Tozzi - ma la mobilità lavorativa non può significare una fuga di cervelli, per cui se da una parte promuoviamo la mobilità dall’altra dobbiamo far tornare questi ragazzi o, per lo meno, dobbiamo cercare di far venire da noi studenti di altre nazioni”.
Gianluca Bucci di Confindustria, riallacciandosi al concetto di “controfuga dei cervelli”, ha sottolineato che “bisogna far tornare e restare i ragazzi sul territorio mettendoli in contatto con le aziende in base alle loro competenze, così da convertire queste abilità in creatività”.
Anche Fabrizio Coccetti della K-Shift, società partner del progetto, ha posto l’attenzione sulle competenze indispensabili per rendere competitivi i giovani.
“Il mercato del lavoro - ha detto - è in continuo cambiamento: i ragazzi devono avere le capacità di aprirsi ai mercati emergenti. Le opportunità ci sono ma dobbiamo rompere gli schemi mentali, i paradigmi e a questo proposito la mobilità può essere un’occasione per ampliare non solo le proprie competenze, ma anche la propria visione del mondo”.
“L’auspicio - ha concluso l’assessore Fabio Pelini - è che poi le conoscenze e le specificità acquisite vengano spese qui da noi, in modo da invertire la tendenza al lento declino che non consente di vedere nuove prospettive. Tutti insieme possiamo dare un segnale per la rinascita del territorio”.