Torna all'Aquila per il secondo anno consecutivo Sharper - La notte europea dei ricercatori, appuntamento che nella prima edizione ha visto la partecipazione di tantissime persone nel centro storico del capoluogo abruzzese.
Il 25 settembre, dalla tarda mattinata fino a notte inoltrata, L'Aquila sarà invasa dai progetti di arte, cultura e ricerca scientifica che hanno aderito a Sharper, manifestazione resa possibile dopo la vittoria di un bando della Commissione europea nell'ambito di European Researcher's Night. Oltre all'Aquila, la notte europea dei ricercatori avrà luogo, anche quest'anno, a Perugia e Ancona.
Il finanziamento europeo ha permesso lo scorso anno l'organizzazione di decine di iniziative volte a intrecciare la popolazione con la società civile e la scienza. L'idea, non a caso, nasce dai Laboratori nazionali del Gran Sasso, organo dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).
Sharper 2015 è stato presentato oggi nell'aula consiliare del Comune dell'Aquila, alla presenza del vice presidente della Regione Giovanni Lolli, del sindaco Massimo Cialente, e di rappresentanti delle istituzioni della conoscenza che lo organizzano: Eugenio Coccia per il Gssi, Stefano Ragazzi direttore dell'Infn, Piero Di Benedetto per l'Università dell'Aquila, e David Iagnemma della Fondazione Carispaq, che contribuisce alla riuscita dell'iniziativa attraverso un finanziamento.
L'obiettivo è la partecipazione della popolazione al funzionamento della "macchina", per capire "cos'è la scienza, la sua bellezza, la sua fatica e i suoi limiti". Il tutto, nel centro storico dell'Aquila, parzialmente mutato rispetto a un anno fa, all'interno del quale via Garibaldi, con qualche ufficio, bar, locali notturni e due market, viene chiamato "asse centrale" della manifestazione.
Prima della diffusione del programma dettagliato, che verrà a messo a punto nelle prossime settimane, sono due le anticipazioni che hanno voluto far trapelare gli organizzatori: la presenza di I-Cub, piccolo robot (per dimensioni ricorda un bambino di 3 anni) con hardware e software open source, che nasce con lo scopo di studiare i meccanismi della cognizione, e la presenza del gioco "di rimandi" Ritorno al futuro, che mostrerà ai bambini di oggi la società che vivranno nel 2045.
Il 24 settembre, invece, ci sarà un inedito quadrangolare di calcio: all'esordio assoluto la nazionale italiana dei ricercatori, che sfiderà una rappresentativa dell'Università dell'Aquila, la squadra del Mensa (associazione che riunisce le persone con quoziente intellettivo sopra la media) e i Folletti 99, squadra del Centro diurno psichiatrico della Asl aquilana.
"Sharper è stato lo scorso anno una palestra di collaborazione e interazione tra le istituzioni della conoscenza in città", ha sottolineato Coccia. Gli ha fatto eco Ragazzi: "Accettiamo l'invito del Sindaco affinché i Laboratori del Gran Sasso entrino a far parte del cuore della città".
Quella di settembre sarà il secondo e ultimo anno di Sharper finanziato (principalmente) dai soldi europei. Una manifestazione che ha un costo annuo di circa 80mila euro e 300 persone che lavorano "in modo volontario". Come farlo diventare un brand della città, e continuare a organizzarlo anche nelle prossime stagioni della ricerca scientifica all'Aquila? La ricetta l'annuncia Lolli: "Nel 4% della ricostruzione destinato alle attività produttive [leggi il testo del Decreto enti locali] è inclusa la possibilità di finanziare attività di alta ricerca e formazione - ha affermato il dirigente del Pd - per elargire i finanziamenti, il Cipe ci chiede di concentrarci in assi portarti, e già da oggi vogliamo programmare le risorse". Il vice presidente della giunta regionale ha paragonato Sharper ad altri eventi che hanno avuto seguito nella storia recente della città, come il Festival della Montagna dell'ottobre scorso, per il quale però il finanziamento regionale - attraverso il programma Dai territori all'Expo - ad oggi non si è ancora materializzato.
Sarebbe un peccato che Sharper - al pari di altre iniziative finanziate da enti terzi per un periodo determinato, come I Cantieri dell'Immaginario - si dovesse esaurire quest'anno. Staremo a vedere quanto la politica sarà capace di sostenere iniziative del genere, al di là dei finanziamenti europei e degli annunci nelle conferenze stampa.