Due sonde interplanetarie della Nasa hanno raccolto, lo scorso 19 luglio, immagini della Terra a colori e in bianco e nero. Le foto mostrano il nostro pianeta e la Luna come due piccoli oggetti luminosi lontani migliaia di chilometri nello spazio.
La sonda Cassini ha catturato immagini a colori della Terra e della luna dalla sua orbita intorno a Saturno, a 1,5 miliardi di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Messenger, la prima sonda ad orbitare intorno a Mercurio invece, ha raccolto un'immagine in bianco e nero da 98 milioni di chilometri, durante la sua ricerca di satelliti naturali del pianeta.
Nelle immagini scattate dalla sonda Cassini la terra e la luna appaiono come due puntini ben distinti in mezzo agli anelli di Saturno. E' la prima volta che i pianeti vengono fotografati in maniera nitida da una così grande distanza e spiega Linda Spilker - scienziata del progetto Cassini – "questo ci ricorda quanto piccolo è il nostro pianeta nella vastità dello spazio".
Le immagini della Terra prese dalle regioni esterne del sistema solare sono rare poiché da quelle distanze la Terra e la Luna sono troppo vicine al sole. La foto è stata possibile perché il Sole si era momentaneamente nascosto dietro Saturno dal punto di vista di Cassini, ed i detectors della sonda hanno potuto puntare verso la Terra senza essere danneggiati dall'intensa luce solare.
Gli scienziati inoltre stanno lavorando per per ottenere un'immagine grandandolare della Terra, assemblando diverse foto degli anelli di Saturno, componendo una sorta di mosaico.
La missione Cassini-Huygens è un progetto di cooperazione tra NASA, l'Agenzia spaziale europea e l'Agenzia Spaziale Italiana.
Diverse parti della sonda Cassini, lanciata nell'ottobre del '97, sono state fra l'altro costruite presso lo stabilimento Alenia Spazio dell'Aquila. La nostra città è "madre" sia dell'antenna di 4 metri che lavora in quattro bande di frequenza, sia degli apparati installati sulla sonda interplanetaria Cassini e sulla sonda associata Huygens.
Inoltre sono stati prodotti sempre all'Aquila ricevitore e microonde in banda Ka, traslatore in banda ka, trasmettitori in banda S e ricevitori di spazio "profondo". «Nella realizzazione dell'antenna di Cassini — spiegava nel 2004 l'ing. Domenico D'Andrea, responsabile della direzione equipaggiamenti e antenne dell'Alenia Spazio Spa — che è una delle più complesse mai sviluppate nello spazio, sono state utilizzate soluzioni tecniche innovative in grado di far lavorare l'antenna durante la missione in condizioni ambientali estreme».
Fonte immagini http://www.jpl.nasa.gov/