Venerdì, 01 Aprile 2016 15:16

Sette anni dopo, lo stato della ricostruzione all'Aquila: emessi contributi per 4 mld

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Il settore Ricostruzione privata e l'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila hanno elaborato dati aggiornati sulla ricostruzione del capoluogo post terremoto.

Lo rende noto l'assessore Pietro Di Stefano. A sette anni dal terremoto, insomma, è possibile avere una idea dei contributi fin qui emessi per la ricostruzione privata, con il dettaglio delle schede parametriche e dei cantieri. Non solo. Sono state fornite informazioni dettagliate sulle pratiche che interessano la città capoluogo e le frazioni, quelle che hanno seguito la vecchia procedura della cosiddetta 'filiera' e quelle che, invece, hanno seguito il percorso delle schede parametriche, sia della parte prima che della seconda. Per le frazioni, in particolare, è stata effettuata un'analisi per diverso livello di danno, indicando le frazioni più colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, che hanno avuto la priorità negli interventi.

Iniziamo da un report complessivo.

 

Fin qui, emessi contributi per 4 miliardi e 410 milioni

A marzo 2016, sono stati emessi contributi per € 4.410.304.585,99.

In particolare, 69.025.371,90 per le abitazioni classificate 'A', 15.724.260,81 come anticipazione della Scheda parametrica parte prima e 4.325.554.953,28 per le pratiche 'B', 'C' ed 'E', di cui 1.934.152.566,54 per i centri storici e 2.391.402.386,74 per le periferie.

 

La stima è che l'importo occorrente per la fine della ricostruzione privata si attesti a 3 miliardi di euro.

Per quel che riguarda il Comune dell'Aquila, sulle 1563 schede parametriche presentate fin ad ora, ne sono state esaminate 427 per la parte prima.

Parlando della città capoluogo, le parametriche presentate sono state 468, 240 quelle istruite per la parte prima. Spostando l'attenzione sul centro storico, invece, le parametriche presentate sono 371, esaminate 222.

Quanti sono i cantieri della ricostruzione? A marzo 2016, i cantieri attivi nel Comune dell'Aquila sono 424, 263 dentro le mura urbiche, 70 fuori mura e in periferia, 91 nelle frazioni. Vi lavorano 223 ditte: 141 dentro le mura, 61 fuori e 73 nelle frazioni. Evidentemente, ci sono ditte impegnate su più cantieri e, dunque, il dato ditte/cantieri differisce.

E gli edifici demoliti? Sono stati 320: 96 dentro le mura urbiche, 14 fuori, 111 in periferia e 99 nelle frazioni.

Arriviamo, dunque, alle parametriche parte seconda. Prendendo a riferimento il Comune dell'Aquila, i progetti parte seconda richiesti dall'Ente sono stati 353, di cui 197 presentati. Dentro le mura, i progetti richiesti sono stati 204, presentati 139.

 

La ricostruzione della città capoluogo

[Clicca sull'immagine per ingrandire]

scheda1

 

 

La ricostruzione delle frazioni

La ricostruzione delle frazioni è molto indietro e sconta almeno un anno e mezzo di ritardi. Tuttavia, la macchina è finalmente in moto.

Se nel 2013-2014, le schede parametrice parte prima istruite per i centri storici delle frazioni considerate 'prioritarie' da cronoprogramma erano state soltanto 27, nel 2015 sono balzate a 157 e l'obiettivo dichiarato è concludere l'istruttoria delle vecchie pratiche e delle schede parametriche parte prima entro la fine del 2016. Considerato che, di media, tra l'istruttoria delle parametriche parte prima e seconda passano sei mesi, l'intenzione dell'Usra è arrivare alla piena istruzione delle pratiche, con ammissione a contributo, entro la metà del 2017 con i cantieri in attività già alla fine dell'anno.

Parliamo delle 13 frazioni più seriamente danneggiate e, dunque, considerate prioritarie: Onna, Bazzano, Paganica, Tempera, Camarda, San Gregorio, Civita di Bagno, Colle di Roio, Roio Poggio, Roio Piano, Santa Rufina, Bagno Grande e Ripa, Arischia.

E per le altre 35 frazioni, quelle per intenderci che non hanno un vero e proprio centro storico o che, comunque, hanno un centro storico non completamente distrutto e, per di più, almeno in parte abitato? L'obiettivo è di terminare l'istruttoria delle pratiche entro la fine del 2019. Con una metodologia diversa, però: se fino ad oggi, infatti, i centri storici delle frazioni più danneggiati erano stati divisi in comparti di priorità, stante la delibera programmatoria 122 del marzo 2015, per le frazioni meno danneggiate si procederà, per motivi piuttosto chiari, con l'individuazione di priorità legati semplicemente alle abitazioni principali, con le 'chiamate' del Comune per l'istruzione della scheda parametrica parte seconda che saranno proporzionate al 'peso' delle diverse frazioni.

Partiranno tutte le altre frazioni insieme, in altre parole, con le ultime pratiche istruite che saranno pronte ad essere cantierabili - almeno sulla carta - a metà del 2020. Inutile dire che il condizionale, in questi casi, è più che d'obbligo.

Sta di fatto che i numeri, come sempre, parlano chiaro. Nel 2013-2014, l'Usra ha istruito 89 pratiche riferibili alle vecchie procedure e 27 parametriche parte prima per i centri storici delle frazioni più seriamente danneggiate. Nel 2015, le pratiche istruite sono state 253: 96 vecchie procedure e 157 parametriche parte prima. Nel 2016, l'obiettivo è di istruire 109 pratiche riferite a vecchie procedure, 349 parametriche parte prima e 115 parametriche parte seconda, con la fine delle istruttorie sulle vecchie pratiche e delle parametriche parte prima. Nel 2017, verranno istruite le restanti 273 parametriche parte seconda per i centri storici delle frazioni 'prioritarie'. Entro la fine del 2019 poi, come detto, si dovrebbe arrivare all'istruzione di tutte le pratiche.

Ecco il riepilogo generale, fino ad oggi, con le nostre infografiche.

Ultima modifica il Domenica, 03 Aprile 2016 01:36

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