C'è anche la Corte dei Conti a indagare sulla cosiddetta "affittopoli" dell'Università dell'Aquila.
La vicenda è legata a presunte irregolarità commesse nei lavori di adeguamento (i cui costi, insieme a quelli degli affitti, sarebbero stati fatti lievitare oltremisura) dei capannoni del nucelo industriale di Pile in cui vennero trasferite alcune facoltà le cui sedi erano state danneggiate dal terremoto.
La magistratura contabile, scrive il quotidiano Il Messaggero, prendendo spunto dal filone penale dell'inchiesta - che vede sotto processo, con l'accusa di abuso d'ufficio e truffa, Ferdinando di Orio, ex rettore dell’ Università, Filippo Del Vecchio, direttore amministrativo dell’epoca (oggi all’ateneo di Chieti-Pescara) e l'imprenditore Marcello Gallucci - ha notificato a Di Orio e Del Vecchio due inviti a dedurre, sorta di avvisi di garanzia.
Secondo la Procura contabile, i due avrebbero procurato alle casse dell’università un danno stimato in 500 mila euro, derivanti dai lavori di ristrutturazione dell'ex fabbrica Optimes, dove, già nell'autunno 2009, vennero ricollocate alcune facoltà, come Ingegneria e Scienze motorie.
Di Orio e Del Vecchio sono già stati sentiti dai magistrati. Sia nel corso dell'interrogatorio che nelle memorie difensive depositate, i due hanno difeso il proprio operato sostenendo la legittimità e la correttezza delle procedure adottate, giustificate dalla necessità di fare in fretta per evitare che potesse esserci una fuga dei dipartimenti universitari verso altre sedi regionali.
Ora spetterà alla Procura regionale della Corte decidere se archiviare tutto o mandare a processo Di Orio e Del Vecchio. Per quanto riguarda il processo penale, invece, la sentenza è attesa il prossimo febbraio.