Martedì, 29 Dicembre 2015 15:31

Intecs, la protesta dei lavoratori all'Emiciclo: "Vogliamo risposte"

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servizio video tettamanti

Avrebbero voluto interrompere i lavori del Consiglio regionale, 'invadendo' pacificamente l'Emiciclo.

Per la protesta dei consiglieri 5 Stelle, però, l'avvio del Consiglio è stato rimandato e, così, i lavoratori della Intecs hanno inscenato un sit-in alle porte del palazzo, per sollecitare l'intervento del governo regionale a sanare una situazione che si fa sempre più difficile.

A novembre, la Intecs ha comunicato l'intenzione di ridimensionare il personale, passando da 120 a 30 lavoratori. Il personale dello stabilimento aquilano - hanno spiegato i vertici dell'azienda, il presidente Massimo Micangeli e l'amministratore delegato Marco Casucci - avrebbe costi troppo elevati che, visto il particolare momento di crisi del settore, l'azienda non sarebbe più in grado di sostenere. Micangeli e Casucci non hanno mancato di sottolineare l'assenza della politica, che ha mostrato scarso interesse, a loro dire, alla crisi dell'azienda, anche se è stato attivato da tempo in Regione un tavolo di crisi permanente.

Per questo, i lavoratori hanno inscenato la protesta innanzi all'Emiciclo, scagliandosi, tra l'altro, contro la senatrice Stefania Pezzopane che, in una nota, aveva spiegato come si stesse lavorando per ottenere ammortizzatori sociali con la nostra richiesta di attivare contratti di solidarietà di tipo b, in grado di scongiurare i licenziamenti. "Nel testo approvato al Senato della legge di stabilità è prevista la possibilità per le Regioni di concedere gli ammortizzatori sociali in deroga ancora per il 2016".

'Senatrice Pezzopane, siamo a Natale non a Carnevale' la risposta dei lavoratori su alcuni dei cartelli esposti stamane. "Siamo stati presi in giro", hanno sottolineato. "Sui giornali, la senatrice dichiarava che la situazione era in via di risoluzione, al contrario non si è risolto un bel niente: non aveva neanche capito di cosa si stesse parlando".

IMG 3053 copiaI lavoratori hanno dunque incontrato il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli: "Personalmente, non mi aspetto che Intecs sia la soluzione per nessuno, nonostante continuino a dire che un certo numero di voi resteranno in organico", ha spiegato Lolli. "Faccio finta che di Intecs non rimarrà nulla, parto dalla posizione più pessimista. Non ci faccio affidamento. So che dovremo trovare una soluzione per tutti i lavoratori". E dunque? "In febbraio, organizzeremo una conferenza stampa con Invitalia per presentare alla città i progetti degli imprenditori che intendono usufruire dei fondi del 4% destinati alle attività produttive. Parleremo dei progetti già avviati, già presentati ad Invitalia e già in fase di istruttoria. In quella occasione, ribadiremo che andrà applicata la stessa procedura che stiamo già applicando per l'insediamento di Accord Phoenix che, per la selezione del personale, dovrà attingere prioritariamente dal bacino degli ex lavoratori Finmek, Intercompel, Fidal e Pa. Varrà lo stesso per le altre aziende che intendono investire a L'Aquila: per l'assunzione del personale, ovviamente in base alle necessità, dovranno attingere prioritariamente dai lavoratori Intecs".

Parliamo di ingegneri, informatici, fisici e matematici con lunga e consolidata esperienza prevalentemente nel settore delle telecomunicazioni. La storia affonda le radici nei primi anni '90, nel laboratorio di ricerca e sviluppo Italtel, successivamente ceduto a Siemens e a partire dal 2005 risucchiato all'interno di un vortice di crisi prima con Compel e negli ultimi anni con Intecs. Per i lavoratori, "la graduale perdita di competenze tecnologiche dovuta al progressivo e inesorabile crollo di attività che da tempo affligge il sito produttivo è figlia di una inadeguatezza imprenditoriale nella gestione delle professionalità oltre che dalla dura stretta sugli ammortizzatori sociali introdotta dalle recenti misure del Jobs Act.

'Ci chiudono perché non sanno come utilizzare un patrimonio tecnologico che ha fornito tecnologia in tutto il mondo', hanno scritto su di un altro cartello. Una frase 'tragicamente' esplicativa. 

Ultima modifica il Martedì, 29 Dicembre 2015 17:37

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