Clamorosa protesta del Gruppo consiliare regionale abruzzese del Movimento Cinque Stelle.
Sara Marcozzi e i colleghi consiglieri pentastellati, dopo la conferenza stampa di ieri, sono tornati ad accusare la maggioranza di nascondere i capitoli di bilancio ai cittadini abruzzesi, che, denunciano, "contengono sprechi di ogni tipo".
Per farlo, stavolta, hanno occupato i banchi della Giunta, prima dell'inizio del Consiglio regionale. Verso le 11, il Presidente Luciano D'Alfonso è arrivato in aula e, in pochi secondi, si è ripreso energicamente la poltrona occupata dalla consigliera Marcozzi.
La consigliera ha accusato allora il Presidente di "sessismo", per averla spinta oltremodo.
Il fatto ha dimostrato a chiunque volesse, di stare davvero attento a toglier la poltrona a D'Alfonso.
Ma Marcozzi non si è 'arresa': ppena D'Alfonso si è distratto mollando la poltrona per un attimo, ha preso di nuovo il posto del Presidente.
A quel punto D'Alfonso non se l'è sentita di riprendersi la poltrona con la forza e si è allontanato.
Inutili gli appelli del presidente del Consiglio Di Pangrazio per smobilitare la truppa a cinque stelle che è rimasta salda nei banchi della maggioranza nonostante le minacce di ricorrere alla polizia per interruzione di pubblico servizio.
Alla fine, D'alfonso è stato costretto a convocare una riunione dei capigruppo in un'altra sala, rimandando l'inizio dei lavori.