Martedì, 29 Dicembre 2015 17:36

Centrale Snam, D'Alfonso fa l'occhiolino a Renzi. Insorgono i comitati

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Stamane, prima del travagliato Consiglio regionale, il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso e il suo vice Giovanni Lolli hanno incontrato all'Emiciclo dell'Aquila il sindaco di Sulmona (L'Aquila) Giuseppe Ranalli e una delegazione dei comitati che si oppongono al passaggio del metanodotto e alla costruzione della centrale a gas della Snam nel territorio peligno.

L'incontro era stato chiesto d'urgenza da Ranalli, dopo che ieri pomeriggio i comitati avevano occupato il consiglio comunale. La questione riguarda principalmente una lettera inviata lo scorso 23 dicembre da D'Alfonso al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Nel testo, il presidente della Regione sottintendeva un'apertura all'autorizzazione per l'opera da parte del governo, auspicando tuttavia una "soluzione ambientale più sostenibile". La missiva ha mandato su tutte le furie i comitati, che da anni si battono contro il passaggio del metanodotto nel tratto Foligno-Sulmona. La Regione si è invece difesa affermando che un'apertura a una opera "più eco-compatibile" significherebbe guadagnare tempo per eventuali ricorsi ed evitare che il governo guidato da Matteo Renzi, in virtù dello Sblocca Italia, possa autorizzare unilateralmente l'iniziativa.

Nell'incontro di oggi non sembrano emerse grosse novità, rispetto alle parti in campo. Lolli, in sostituzione di D'Alfonso presente solo nelle fasi iniziali dell'incontro, ha ribadito che una sorta di apertura strumentale potrebbe garantire la possibilità di impugnare la costruzione della centrale in un secondo momento, ma i comitati non si fidano.

La giunta ha infine chiesto alla delegazione di preparare il testo di una lettera da inviare al governo, da far sottoscrivere sia a Ranalli che D'Alfonso. Ovviamente, con la lettera la comunità peligna chiederà all'esecutivo che non venga costruita la centrale a gas, spiegandone le ragioni di opportunità economica e ambientale, contro l'ennesima grande opera sulla quale i territori abruzzesi sono costretti a guerreggiare.

Ultima modifica il Martedì, 29 Dicembre 2015 19:11

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