"Siamo in dirittura d'arrivo e chiuderemo la nomina entro la settimana, non si può andare oltre perchè non si può perdere tempo in questo momento così delicato". Parole di Silvio Paolucci, assessore alla Sanità della Giunta D'Alfonso, pronunciate lunedì, all'inizio di una settimana che si sarebbe chiusa - la promessa - con la nomina del successore di Giancarlo Silveri.
E invece, il nome del direttore generale della ASL1, L'Aquila-Avezzano-Sulmona, arriverà settimana prossima. La nomina è slittata ancora, nonostante il "momento delicato", segno che le tensioni tra le parti non sono state ancora risolte. "Stiamo ragionando", si è limitato a dire Giovanni Lolli, vice presidente della Giunta regionale.
Tutto lascia credere che non ci saranno ripensamenti: il successore di Silveri dovrebbe essere Rinaldo Tordera - attuale amministratore dell'Asm, ex direttore della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila - anche se, arrivati a questo punto, il condizionale è più che d'obbligo.
A quanto si è appreso, ha prevalso infatti la linea Cialente: il direttore generale sarà un manager, con specifiche competenze di gestione. E il nome di Tordera, potrebbe mettere d'accordo anche coloro che, fino a ieri, chiedevano la nomina di un medico, espressione dell'Azienda sanitaria locale: Tordera, infatti, conosce benissimo il territorio e le sue criticità. Non solo. Verrebbe affiancato da un direttore sanitario aquilano, e i nomi sono i soliti: Sabrina Cicogna, Patrizia Masciovecchio e Alessandro Grimaldi.
Anche per questo, forse, la nomina è stata rinviata a settimana prossima: ci sono alcuni pezzi del puzzle che devono ancora andare al loro posto, per trovare la quadra senza ulteriori scossoni politici.
Con la nomina dell'amministratore lombardo, tra l'altro, D'Alfonso restituirebbe il favore ad un pezzo della classe dirigente aquilana, quella, per intenderci, che fa riferimento all'associazione cultural-politica "Insieme", di cui, guarda caso, è vice presidente il prorettore dell'Università degli studi dell'Aquila, Carlo Masciocchi, grande 'sponsor' del governatore a L'Aquila e regista dell'operazione politica che portò alla candidatura di Lucia Pandolfi, alle ultime elezioni regionali. Pandolfi che, pure non eletta, portò in dote a D'Alfonso circa 1400 voti. Tordera, è tra i soci fondatori dell'associazione.
Trovata la quadra politica, bisognerà trovare anche quella amministrativa: l'annunciata nomina di Tordera potrebbe scatenare infatti un 'mare' di ricorsi. Tordera, infatti, non è nella lista dei 197 professionisti ritenuti idonei al ruolo di direttore generale con una delibera di Giunta regionale del 9 settembre scorso. Per la nomina, D'Alfonso dovrebbe attingere dagli 800 idonei al ruolo riconosciuti da Regione Lombardia, e l'amministratore di Asm è in qualla graduatoria, sebbene non abbia superato la selezione per essere inserito nella short list a disposizione del governatore Roberto Maroni per eventuali nomine.
Un vero e proprio strappo. Una forzatura che potrebbe esporre la Giunta regionale a più di un grattacapo.