Martedì, 16 Febbraio 2016 15:43

L'Aquila, parco urbano di Piazza d'Armi: Tar respinge il ricorso dell'Ati esclusa

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La sezione dell’Aquila del Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato da un Ati d’imprese avente come capofila la Iteco srl contro il Comune e la Rialto Costruzioni spa in merito all'appalto per la realizzazione del parco urbano di Piazza d'Armi.

A darne notizia è il quotidiano Il Centro.

La Iteco e le altre imprese del raggruppamento avevano fatto ricorso per chiedere l’annullamento degli atti della commissione aggiudicatrice che a settembre scorso le aveva escluse dalla procedura aperta per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dei lavori.

L'esclusione era stata motivata sulla base del fatto che l'Ati non aveva dimostrato di avere un requisito tecnico ritenuto fondamentale, quello relativo al numero medio dei dipendenti dell’ultimo triennio. L'azienda si era limitata a presentare una semplice autocertificazione quando invece avrebbe dovuto comprovare il possesso di questo particolare requisito tramite "documenti idonei, come richiesto della legge" (così si legge nel dispositivo dei giudici amministrativi).

Il Tar, infatti, che già in precedenza aveva respinto la richiesta di sospensiva, ha stabilito, riporta sempre Il Centro, che, "mentre nella fase di presentazione delle domande di partecipazione e delle offerte, è consentito, per ragioni di speditezza del procedimento, il ricorso alle autocertificazioni, nella fase di verifica del possesso dei requisiti è invece necessario che i concorrenti forniscano la documentazione probatoria vera e propria, proveniente da enti pubblici e privati, non essendo più sufficiente l’autocertificazione. Si deve quindi ritenere che non sia stata fornita la prova atta a confermare la sussistenza dei suddetti requisiti".

La Iteco e le altre aziende consortili dovranno anche pagare le spese processuali, che il Tar ha fissato in 2500 euro.

 

Ultima modifica il Martedì, 16 Febbraio 2016 15:49

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