La Comunità del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, riunita ieri nelle sede di Assergi, ha approvato all'unanimità la proposta del direttore dell'ente, Domenico Nicoletti, della fiscalità di vantaggio nelle aree protette. Lo scopo è avviare una sperimentazione nel campo della green economy con progetti innovativi e virtuosi dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
La fiscalità di vantaggio consente l'applicazione di risparmi d'imposta alle imprese che svolgono la propria attività produttiva in aree ben definite per un determinato periodo di tempo, contraendo benefici fiscali in cambio di certificazioni ambientali. Secondo Nicoletti "si tratta di uno scenario che non soltanto risulta particolarmente congeniale al territorio abruzzese ma che va anche nella direzione indicata dal Ministro dell'Ambiente di una contabilizzazione e renumerazione dei beni e servizi ecosistemici assicurati dai Parchi alla nazione".
La proposta è stata accolta con interesse dalla Comunità del Parco che, nella stessa seduta ha approvato, sempre all'unanimità, il bilancio 2016 dell'Ente, oltre alla costituzione di due Commissioni, di cui faranno parte i sindaci, l'una per il Bilancio e la programmazione economica, e l'altra per la Pianificazione territoriale. Presenti anche la consigliera Cristiana Avenali, della Regione Lazio, e il Consigliere regionale abruzzese Pierpaolo Pietrucci.
I numerosi amministratori presenti hanno espresso fiducia per quello che da più parti è stato salutato come un "cambiamento di corso" e un "voltare pagina" del Parco, per il ruolo di interlocutore e di guida assunto a partire dalla ricostituzione degli organi e alla ridefinizione delle responsabilità. "Direttrici di azione che - come ha sottolineato ancora Nicoletti - consentiranno all'ente di progredire anche sul terreno della governance e di eguagliare i primati di ricerca scientifica, conservazione ed ecologia ambientale che indubbiamente contraddistinguono il Parco nel panorama nazionale".
"E' partita una nuova fase nella comunità del Parco", così il vice presidente Maurizio Pelosi ha rimarcato la presenza nel Consiglio Direttivo dell'ente di sindaci che, da amministratori, si fanno portatori delle istanze del territorio.
Soddisfatto si è detto anche il presidente della Comunità del Parco, Antonio Matarelli. “Mi rallegro - ha detto - di aver tracciato un percorso in cui il Parco si configura finalmente come ausilio del territorio e degli amministratori, che devono a loro volta dare risposte ai cittadini e che oggi tornano a dialogare in maniera intelligente".