Una proposta per la fiscalità di vantaggio per sostenere lo sviluppo e la crescita delle aree interne e dei Comuni di montagna.
È la prima delle quattro che il consigliere regionale uscente e candidato al Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci presenta nel corso della campagna elettorale, che diventeranno impegni nel caso in cui venisse rieletto. "Il mio, il nostro obiettivo, a cui mi dedicherò assieme a Patrizia Masciovecchio - spiega Pietrucci - deve essere quello di contrastare deficit dovuti alle condizioni ambientali più difficili nelle aree interne e nei paesi di montagna rispetto al resto della regione. Occorrono azioni di defiscalizzazione che consentano in questi territori una ripresa e uno sviluppo sostenibili. Traendo spunto dall’iniziativa intrapresa dalla Regione Emilia-Romagna le misure che mi impegno a promuovere e attuare questi obiettivi sono: taglio dell’Irap di almeno un terzo per le piccole e medie imprese che operano già in montagna e nelle aree interne; azzeramento per i primi tre anni per quelle che in queste aree vogliono avviare una nuova attività".
Pietrucci spiega che "la misura sarà sostenuta da uno stanziamento adeguato agli obiettivi che mi impegnerò a reperire all’approvazione della prima legge di Bilancio regionale. Uno sconto fiscale da poter applicare automaticamente attraverso una burocrazia snella: per combattere abbandono e spopolamento e dare nuove opportunità ai più giovani".
Per Pietrucci la necessità di puntare sulle aree interne e sui piccoli Comuni di montagna in Abruzzo trae linfa anche dalla struttura stessa del territorio regionale e dalla distribuzione della popolazione: "La nostra regione è costellata di piccoli borghi fino a 5000 abitanti: su 305 comuni, 219 contano meno di 3000 abitanti, 194 sono sotto i 2000 e 121 sotto i 1000". Pietrucci prosegue sottolineando il legame tra le attività di questi ultimi cinque anni da consigliere regionale e gli obiettivi futuri: "Il mio impegno in questi cinque anni è stato focalizzato sulle aree interne e sui Comuni di montagna. Ho molto lottato e proposto perché oltre alle risorse e alle misure vi fosse un cambiamento di prospettiva: è sbagliato considerare le aree interne un peso per l'Abruzzo, piuttosto occorre valorizzarle per quello che sono, un'opportunità per tutta la regione. Vanno affrontati alla radice i problemi e i deficit strutturali che le affliggono. In questi anni ho contribuito a svolgere una necessaria azione difensiva, impostando il rilancio che ora diventerà possibile anche grazie al risanamento del bilancio che abbiamo condotto in porto. Misure come la legge sull'Aquila capoluogo, la legge Reasta e gli investimenti per la montagna, l'impegno speso per le infrastrutture possono costituire basi e presupposti per azioni più strutturali, a cominciare dalla defiscalizzazione".