Sulla questione relativa all'accoglienza dei migranti nell'aquilano dice la sua anche il sindaco di Pizzoli (L'Aquila), Gianni Anastasio. Nel comune è già attivo un progetto Sprar [leggi l'approfondimento] insieme all'Arci, e ora la Prefettura - con il meccanismo di cui questo giornale ha narrato nei giorni scorsi - prevede di assegnare per il 2016 altri migranti, per arrivare a un numero complessivo di 106 persone.
Anastasio, in una lunga nota stampa che riporta sostanzialmente le decisioni deliberate dal suo Consiglio comunale, sottolinea come il numero sia spropositato rispetto alle maggiori città della provincia (L'Aquila, Avezzano e Sulmona) e chiede con forza che la prefettura coinvolga i comuni e i sindaci dei territori che dovranno ospitare i migranti, ritenendo di "dover esprimere un dissenso totale in relazione alla completa assenza di coinvolgimento dei comuni e dei sindaci che caratterizza l'attuale procedimento di assegnazione dei migranti sui territori comunali".
Il Consiglio comunale di Pizzoli propone inoltre al Ministero dell'Interno e alla Prefettura dell'Aquila di "coinvolgere formalmente i comuni nei processi di assegnazione e di riparto dei migranti anche quando questi avvengano al di fuori delle procedure Sprar" e di evitare di prevedere l'accoglienza dei migranti nei territori comunali che hanno già accettato di far parte di progetti Sprar.
Sull'argomento dice la sua anche Gamal Bouchaib, consigliere straniero del Comune dell'Aquila, ponendo l'attenzione sulla necessità di legiferazione da parte della Regione Abruzzo: "Regioni come la Toscana e la Basilicata - afferma in una nota - hanno già legiferato per permettere una gestione chiara, e rispettosa della sostenibilità e dell'accoglienza in relazione ai fattori demografici e altri fattori che incidono sulla composizione di una comunità"
"Serve un accordo regionale su questo tema - continua Bouchaib - che raggruppi Upi, Anci e prefetture e atri attori specializzati del terzo settore per dare una risposta complessiva e capillare tracciando percorsi di inclusione, integrazione per i rifugiati e i richiedenti asilo con la collaborazione interistituzionali".
"Lancio un appello alla regione Abruzzo e all'assessorato al ramo affinché si faccia al presto presto una legge regione prima di arrivare al caos", conclude il consigliere tunisino. (m. fo.)