Giovedì, 10 Marzo 2016 13:15

Trivelle, nasce il comitato aquilano in vista del referendum del 17 aprile

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Dopo l'istituzione del comitato abruzzese [leggi l'articolo] e del comitato teramano, nasce anche all'Aquila, ad opera di una serie di soggetti attivi sul territorio, il comitato Vota sì per fermare le trivelle. Il prossimo 17 aprile si terrà l'importante referendum contro le trivellazioni "selvagge" nei mari italiani.

"In coordinamento con il comitato nazionale e con quello abruzzese, lavoreremo per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze", scrive il neonato comitato, del quale i primi firmatari sono Appello per L'Aquila, Comitato 3e32 / CaseMatte, Legambiente Beni Culturali, Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario, Arci, Italia Nostra, Circolo ARCI Querencia, Donne Terre Mutate, FIOM L'Aquila, L'Aquila Che Vogliamo, Rifiuti Zero Abruzzo, Pro Natura, SEL Circolo de L'Aquila e PRC L'Aquila.

"Anche a L'Aquila, dopo il terremoto, si è parlato tanto di "ricostruzione eco-sostenibile", ma tutto quello che a cui abbiamo assistito è stata la devastazione del nostro territorio ad opera del Progetto Case - si legge nella nota del comitato - Crediamo quindi che anche da qui debba ripartire con forza la volontà di un cambio radicale di modello di sviluppo per la nostra città e per il nostro Paese".

La prima riunione, aperta a tutti, ci sarà domenica 13 marzo, alle ore 17, a CaseMatte, spazio sociale nell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.

La nota completa

In coordinamento con il comitato nazionale e con quello abruzzese, lavoreremo per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze. 
La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende sine die le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare. Far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è la vera posta in gioco di questo referendum. Il comitato referendario si pone l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum anche qui a L'Aquila e far crescere la mobilitazione, spiegando che il vero quesito è: "vuoi che l’Italia investa sull'efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l'innovazione?". 

Il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale? Noi vogliamo che il nostro Paese   prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Da questo punto di vista l'ipocrisia del Governo che a dicembre ha sottoscritto a Parigi l'accordo internazionale sul clima mentre a casa propria continua a sostenere il petrolio e le fonti fossili è inaccettabile.

Anche a L'Aquila, dopo il terremoto, si è parlato tanto di "ricostruzione eco-sostenibile", ma tutto quello che a cui abbiamo assistito è stata la devastazione del nostro territorio ad opera del piano C.A.S.E. Crediamo quindi che anche da qui debba ripartire con forza la volontà di un cambio radicale di modello di sviluppo per la nostra città e per il nostro Paese.

Il nostro impegno nella campagna referendaria Vota SI per fermare le trivelle è in continuità con quanto manifestato contro il progetto Ombrina mare durante le mobilitazioni dell'anno scorso che hanno visto la partecipazione numerosa di cittadine e cittadini aquilani. Siamo attivisti, studenti, lavoratori che ritengono che la salute dei cittadini e il diritto a decidere del proprio futuro venga prima degli interessi della grandi compagnie petrolifere. Per questo da domani saremo nelle piazze, per le strade, nelle scuole, nelle istituzioni a informare sull'importanza di partecipare e di dire SI il 17 aprile.

Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto.  

Primi firmatari del Comitato aquilano “Vota SI per fermare le trivelle”:  
Appello per L'Aquila, Comitato 3e32 / CaseMatte, Legambiente Beni Culturali, Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario, Arci, Italia Nostra, Circolo ARCI Querencia, Donne Terre Mutate, FIOM L'Aquila, L'Aquila Che Vogliamo, Rifiuti Zero Abruzzo, Pro Natura, SEL Circolo de L'Aquila, PRC L'Aquila.

Il referente del Comitato è Francesca Aloisio e per info potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il comitato si riunirà domenica 13 marzo alle 17.00 presso CaseMatte all’interno dell’ospedale di Collemaggio.

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