Fondo etico della ricostruzione, si è tenuto stamane il primo appuntamento ufficiale, e "operativo" ha tenuto a precisare il presidente Aldo Mancurti.
Un anno e mezzo dopo la presentazione, insomma, il fondo promosso dall'associazione nazionale costruttori edili muove, con un certo ritardo, i primi passi e, a breve, verranno pubblicati i primi bandi, "il 3 di maggio" ha promesso Mancurti.
Come finalità, il fondo vuole sviluppare azioni a favore dei territori colpiti dal sisma. In particolare, si propone di contribuire alla realizzazione di opere utili alla comunità. Il meccanismo è semplice: le imprese operanti nella ricostruzione ed aderenti devolveranno una percentuale degli importi parametrata ai lavori pubblici e privati che andranno ad eseguire, in una quota di almeno lo 0.2%. In via prioritaria, i fondi saranno corrisposti nell'area dove svolge i lavori l'impresa aderente, che sia L'Aquila o uno dei comuni del cratere.
"Iniziano a transitare adesso le percentuali che le prime imprese aderenti versano proporzionalmente alle attività svolte, semestre per semestre, parametrate ai Sal, agli stati di avanzamento dei lavori", ha sottolineato il presidente del Comitato. Più o meno in un mese e mezzo, sono stati raccolti 105mila euro, versati dalle 13 imprese che hanno già aderito [qui, le imprese aderenti]. Certo, non si tratta di numeri 'sconvolgenti' ma - ha inteso sottolineare Mancurti - "sulla ricostruzione transitano miliardi di euro l'anno e, dunque, se il 50% delle imprese operanti nel cratere dovesse rispondere all'invito avremmo a disposizione un fondo di 500mila euro l'anno, per sei anni, completamente detraibili per le imprese".
Evidentemente, il primo incontro "ufficiale" è avvenuto a favore di taccuini e telecamere proprio per incentivare l'impegno delle imprese edili a sostenere progetti etici sul territorio. Non solo. "L'iniziativa è dell'Ance ma l'imprenditoria aquilana non è fatta solo da costruttori. Altre categorie possono contribuire ad arricchire il fondo, considerato che, come detto, i contributi stessi sono completamente deducibili".
"Il fondo andrà a finanziare progetti su tre assi", ha aggiunto Mancurti. "Il primo, punta alla valorizzazione dei territori del cratere, in termini di promozione turistica, sociale, artistica e culturale. Il secondo, invece, premierà i progetti di innovazione tecnologia, con bandi appositi per i giovani dai 18 ai 35 anni che intendano investire sul loro territorio. Il terzo asse d'intervento, invece, investirà su progetti strategici che il fondo sceglierà, di volta in volta. E il primo intervento, in questo senso, è già stato individuato: intendiamo comprare la statua attribuita a Saturnino Gatti, qualora l'attribuzione venga certificata evidentemente, che un collezionista privato ha messo all'asta a Londra, per un cifra che oscilla tra le 15mila e le 25mila sterline, per restituirla alla comunità".
Come detto, i primi bandi usciranno a breve [Leggi il bando stralcio], "sul modello di quelli istruiti dalla Fondazione Carispaq - ha riconosciuto Mancurti - che, sul territorio, hanno dato ottimi risultati", e le richieste di associazioni, enti e soggetti senza scopo di lucro dovranno pervenire entro il 30 giugno 2016 così che entro la fine di settembre si sappia chi ha ottenuto il contributo. Sui tre assi, verranno premiate iniziative con un contributo massimo di 15mila euro: anticipazione del 30% ad avvio del progetto e il restante 70% verrà saldato a progetto concluso. Le risorse dovranno essere spese nei sei mesi successivi all'assegnazione: "alla fine di marzo del 2017 vedremo i primi progetti conclusi".
Nel corso della conferenza stampa convocata stamane, è stato presentato anche il bando di concorso rivolto alle scuole pubbliche del cratere [puoi leggerlo qui], di ogni ordine e grado, che saranno chiamate ad ideare il logo del Fondo. "Fino ad ora - ha ricordato Mancurti - abbiamo utilizzato un capo chiave, ornato dal tipico 'Giglio aquilano' che si ritrova nelle facciate dei palazzi ricostruiti dopo il sisma del '700. Il Fondo, però, vuol guardare al futuro: dunque, con l'aiuto del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, abbiamo pensato ad un concorso di idee rivolto ai giovani che abitano il territorio". Termine ultimo per la presentazione delle idee è il 5 maggio prossimo, "seppure il termine stesso sia flessibile" ha detto Pellecchia: ogni scuola stabilirà le modalità di partecipazione, per classi, gruppi di classe o per ideazione dei singoli studenti. Tra le opere pervenute, verranno selezionati 5 loghi che saranno giudicati da una commissione indipendente costituita da rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale, della Deputazione di Storia Patria, dell'Accademia delle Belle Arti, dell'Università degli studi e dell'Ordine dei giornalisti. "Al logo che verrà scelto, sarà riconosciuto un contributo di 3mila euro; ai 4 lavori selezionati che non risulteranno vincitori, invece, 500 euro", ha aggiunto Pellecchia.
Il Logo sarà un segno di riconoscimento, un simbolo che le imprese aderenti potranno apporre sul cartellone di cantiere per segnalare alla comunità che hanno deciso di finanziare progetti etici sul territorio.