"Credo sia molto grave, ma soprattutto testimonia il clima di odio che si è generato in alcuni ambienti della nostra regione, mistificare ad arte la realtà dei fatti al solo fine di ingenerare timori e sospetti nell'opinione pubblica. Sento favoleggiare su 3 miliardi di euro che il privato, in 30 anni, incasserebbe da questa operazione ma non capisco tanto rumore su questa cifra: è quella che la Asl, in ogni caso, spenderebbe per i servizi afferenti al nosocomio teatino, sulla stima dei contratti già in essere oggi. Con questo project financing, a quella somma andrebbe scomputato il valore patrimoniale di un nuovo ospedale, oltre ad altri costi indiretti legati al miglioramento e all'efficientamento dei servizi sanitari all'utenza. Mi pare aritmeticamente evidente il vantaggio per i cittadini, senza tema di smentita da parte di chiunque".
Parole del governatore Luciano D'Alfonso che ha inteso, così, rispondere agli articoli di stampa dei giorni scorsi, nel merito del project financing milionario proposto alla Asl Chieti-Lanciano-Vasto da Maltauro spa, Finanza e Progetti spa e A.B.C. Nocivelli spa, per la costruzione del nuovo Ospedale di Chieti che dovrebbe sostituire il SS Annunziata. Un mega progetto da 278 milioni di euro: 143 milioni per la costruzione, 36.5 milioni per le spese tecniche e di progettazione, 22.2 milioni per "costi di proposta, sviluppo e assicurazioni", più Iva ovviamente, interessi e costi finanziari connessi.
D'Alfonso riconosce che la documentazione dovrà essere aggiornata "a quanto previsto dal nuovo codice degli appalti, entrato in vigore nelle scorse settimane. Anche su questo aspetto, però, ho sentito sollevare questioni che nulla hanno a che fare con le previsioni normative", l'affondo. "Non è vero che, negli accordi di project financing, i contratti stipulati con i privati debbano riguardare alternativamente lavori o servizi. L'articolo 169 prevede, infatti, espressamente la possibilità di concludere contratti misti. Consiglio, dunque, ai pozzangheristi di turno di studiare meglio quanto stabilisce la legge. Nell'ultima riunione, inoltre, abbiamo ulteriormente precisato che i servizi che potranno essere dati in concessione dovranno essere afferenti esclusivamente al policlinico di Chieti e non ad altri presidi ospedalieri della Asl".
Con l'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, però, è necessario ristabilire il termine di valutazione della 'fattibilità' della proposta, "che non potrà essere maggiore di tre mesi dal suo recepimento e verifica della congruità – rispetto al nuovo dettato normativo contenuto nel DLgs 50/2016 – dei suoi allegati. Dopo la suddetta valutazione di fattibilità – che sarà effettuata alla stregua delle specifiche necessità della ASL – si potrà procedere all’indizione della gara di appalto e all’aggiudicazione della concessione al soggetto che, tra tutti i partecipanti, risulterà aver formulato l’offerta economicamente più vantaggiosa per la Stazione Appaltante".
La costruzione di un nuovo ospedale a Chieti è un'opera ritenuta strategica e urgente dalla Regione a causa delle particolari e preoccupanti condizioni di precarietà strutturale dell’attuale policlinico teatino, che potrebbero avere ripercussioni anche sull’attività didattica della facoltà di medicina dell’università. "Carenze evidenziate, in alcuni dei plessi ospedalieri, dai tecnici della Direzione regionale della Protezione Civile e dalla perizia del Ctu nominato dal tribunale nell’estate 2012", ha ricordato il Governatore. "Situazione che lascia presupporre una generale condizione di affanno statico di tutti i corpi di fabbrica – è scritto nella delibera di giunta approvata lo scorso febbraio – costituenti il compendio ospedaliero teatino, fatta eccezione di quelli più recentemente realizzati del nuovo polo cardiochirurgico".
Il project financing del nuovo policlinico di Chieti va nella direzione di quanto disposto sia dal Decreto Lorenzin che dal Patto per la salute 2014/2016 - aggiunge D'Alfonso - "che prevede l’avvio del riassetto strutturale e di riqualificazione della rete assistenziale ospedaliera, garantendo ai cittadini-utenti di poter fruire di prestazioni sanitarie di qualità e in totale sicurezza, oltre a comportare una significativa riduzione dei costi di gestione di strutture non più adeguate agli attuali standard dell’assistenza".
Anche il direttore generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, Pasquale Flacco, ha inteso fare chiarezza in merito alla vicenda. "Occorre precisare che la necessità di realizzare un nuovo presidio ospedaliero a Chieti scaturisce dalla rilevata inconsistenza strutturale accertata dalle competenti Autorità Giudiziarie, in occasione di più visite effettuate in loco, allorquando si sono evidenziati i richiamati deficit strutturali. L’esposizione dell’utenza e del personale alla possibilità di malaugurati crolli delle strutture ha recentemente indotto (aprile 2014) il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da ICM S.p.A. (Impresa Costruzioni Maltauro S.p.A,.) e A.B.P. Nocivelli S.p.A a presentare una proposta di project financing contemplante la realizzazione ex novo del nosocomio teatino, escludendovi la parte recentemente realizzata e relativa al Corpo “M” di Cardiochirurgia".
A fronte della realizzazione del nuovo complesso ospedaliero - ha spiegato Flacco - "il proponente raggruppamento ha richiesto l’affidamento, in concessione, di taluni servizi ospedalieri e non oltre che un canone di disponibilità. Il tutto per la durata della concessione preventivata in anni 25 (e non 30 come erroneamente riportato". Nel mentre si svolgevano le attività di valutazione della proposta, è intervenuto, però, il Nuovo Codice dei Contratti con effetti dal 19 aprile dello stesso anno, che ha parzialmente modificato, nell’essenza giuridica, gli articoli afferenti il partenariato pubblico-privato ed il project financing, "senza però stravolgerne la procedura approvativa". Per questo, la Asl ha ritenuto di doversi avvalere dell’assistenza legale dell’Avv. Marco Cerritelli, dello Studio Legale McDermott Will&Emery, richiedendogli apposito parere preliminare.
"Tale parere, acquisito dalla Asl in data 9 maggio 2016, è stato immediatamente trasmesso all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale, Luciano D’Alfonso, ed al Componente la Giunta alla Programmazione Sanitaria, Silvio Paolucci. Esso è stato, tra l’altro, illustrato, dallo stesso Avv. Cerritelli, in sede della riunione svoltasi presso la Regione in data 20 maggio u.s., pervenendo alla condivisione della necessità di eventualmente rivalutare la proposta, alla luce della normativa sopravvenuta. Dalla lettura collegiale del sopra citato parere, non si sono evinte ragioni ostative, e in particolare per quanto riguarda l’affidamento dei servizi, trattandosi, per lo più, di considerazioni che attengono alla valutazione circa l’opportunità di ricomprendere nella concessione i servizi afferenti gli altri nosocomi ricadenti nell’ambito della Asl Lanciano-Vasto-Chieti".