Si è concluso il concorso internazionale di progettazione in due fasi denominato “Porta Barete rinasce” per la riqualificazione urbana dell’area di Porta Barete.
Con determinazione dirigenziale n. 5499 del 29 dicembre scorso, è stata approvata la graduatoria definitiva che ha confermato la vittoria del raggruppamento di professionisti composto da Federica Tresca (capogruppo), Giuseppe Tempesta, Federico Cavalieri, Andrea Ruggeri, Gianfranco Ruggeri, Alessandro Tempesta ai quali verrà riconosciuto un premio di 72mila euro.
Dunque, il 4 gennaio è arrivata l'aggiudicazione definitiva a firma del responsabile del procedimento Giuseppe Galassi.
Sulla pagina "Porta Barete rinasce" della piattaforma 'Concorrimi' sono stati pubblicati tutti gli atti, la relazione tecnico illustrativa e le tavole dei progetti.
La proposta progettuale viene dunque acquisita dal Comune dell’Aquila per poi procedere alla valorizzazione degli spazi, oggetto di ritrovamenti archeologici, e di opere volte al recupero della chiesa di Santa Croce. Il costo dell’intervento – che prevede, tra l’altro, l’eliminazione del terrapieno di via Roma e l’accesso pedonale alla città dalla Porta ritrovata - è fissato in 10 milioni di euro.
Ecco i dettagli del progetto vincitore.
IL CONTINUUM DI AREE PEDONALIZZATE - OTTIMIZZAZIONE FUNZIONALE E NUOVO ASSETTO DELLA VIABILITÀ
La scelta strategica qualificante la proposta progettuale è la realizzazione di un sistema continuo di aree pedonalizzate, lungo la direttrice della ex Via Roma, sulla zona di risulta ottenuta a seguito della eliminazione del terrapieno ottocentesco e dei due viadotti su via Santa Croce e via Vicentini.
Il risultato del continuum di aree pedonalizzate, senza soluzione di continuità, viene conseguito mediante la chiusura di Via Vicentini e la sua trasformazione da bretella di collegamento diretto tra viale Corrado IV e viale della Croce Rossa a strada di penetrazione e di accesso ai parcheggi a servizio della zona commerciale.
Lo schema viario e il relativo grafico dei flussi evidenziano un nuovo assetto viario compatibile con le esigenze di mobilità dell’area con soluzioni esclusivamente a raso (ad esempio l’uscita in direzione ovest, realizzabile tramite acquisizione parziale di aree in aggiunta a quelle del DPP) che garantiscono adeguata fluidità al traffico e il pieno rispetto della sostenibilità tecnico/economica. Viale della Croce Rossa diviene a doppio senso anche nel tratto terminale e, a servizio dei parcheggi del centro commerciale viene predisposta un’uscita alternativa, direttamente su viale Corrado IV, e in direzione ovest.
TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE PREESISTENZE STORICHE LA VALORIZZAZIONE DELLA STRUTTURA FORTIFICATA DELL’ANTIPORTA - IL QUADRILATERO DEL SITO ARCHEOLOGICO E LE TORRI
Il recupero dell’area di sedime di via Vicentini determina la formazione di uno ampio spazio pedonale davanti alla antiporta; spazio che, oltre a garantire una adeguata fruibilità visuale, di stazionamento e di movimento, si relaziona (senza soluzioni di continuità sia verso valle che verso monte) con il percorso lungo le mura, con lo slargo antistante la chiesa di Santa Croce, con il sistema di rampe che raccorda la quota alta di via Roma.
La valorizzazione della struttura fortificata dell’antiporta opera una reintegrazione formale e figurativa del sistema fortificato attraverso l’uso di materiali che per consistenza, forma e finitura superficiale (acciaio corten), marcano una precisa distinzione rispetto alla preesistenza storica, rispettandone la autenticità.
In particolare: il blocco di risalita alla quota del camminamento lungo le mura; la parte sommitale della torre est; la torre ovest (che ospita anche l’info-point); la sequenza di piedritti evoca la conformazione muraria dell’antico quadrilatero, che include al suo interno l’area di interesse archeologico.
RECUPERO IN TERMINI DI IMMAGINE PERCEPITA DEL RAPPORTO TRA CINTA MURARIA E AREE CIRCOSTANTI
Il DPP sollecita soluzioni progettuali volte a restituire il segno architettonico della preesistente porzione di cinta muraria, oggi perduta, tra Porta Barete e la ripresa su Via XXV Aprile, anche ricorrendo a materiali e tecnologie innovative.
Si propone l’inserimento di due elementi (setti murari) rivestiti in acciaio corten, unitamente ad un segno in spessore a terra su via XX Settembre, che nell’insieme evocano la continuità della cinta muraria in corrispondenza della lacuna tra Porta Barete e Via XXV Aprile.
La reintegrazione dell’immagine della cinta muraria definisce, dal punto di vista figurativo, percettivo,e funzionale, un nuovo ‘varco’ di accesso veicolare, che segna e riconferma il confine tra lo spazio intra ed extra moenia, tra città storica e città storicizzata.
CHIESA E PIAZZA DI S. CROCE
La chiesa di Santa Croce riacquista la sua autonomia figurativa e percettiva, ed è valorizzata da un ampio sagrato caratterizzato da una pavimentazione a pattern geometrico.
Lo spazio della piazza di S. Croce è strettamente interrelato con la struttura lineare di percorso pedonale e verde che scende dalla parte alta di via Roma e funge da “cerniera” tra lo stesso ed il vicino parco del quartiere Santa Croce. Gli elementi di raccordo sottolineano la ricchezza e la flessibilità delle soluzioni architettonico-spaziali, come il piccolo teatro all’aperto che degrada verso il fianco della Chiesa.
IN-BETWEEN
Sul piano della impostazione concettuale , la proposta progettuale complessiva trova un naturale e fondante riferimento storico nel tema dell’ in-between, basato su un modello policentrico interstiziale e partecipativo, teorizzato dell’architetto olandese Aldo van Eyck (1918 – 1999) e dallo stesso attuato, ad Amsterdam tra gli anni cinquanta e gli anni settanta del Novecento, in circa settecento esemplari di playgrounds.
IL PARCO DEL QUARTIERE SANTA CROCE
La porzione di cerchia muraria insistente nell’area di intervento partecipa alla definizione di un anello di verde pubblico attrezzato per la valorizzazione dell’intera cerchia muraria urbana. La zona verde a ridosso del tratto di mura lungo via XXV Aprile trova continuità con il percorso lungo il pomerio e gli spazi a verde pubblico del quartiere di S. Croce tramite il percorso a sbalzo sull’area archeologica; unitamente al parco del quartiere di Santa Croce connotato dalla ricerca di un rapporto tra green, art, smart design e design for all.
Ideato secondo il principio dell’inclusività è destinato ad accogliere famiglie, bambini, anziani persone con disabilità il verde è strutturato in diverse aree tematiche: un’area di verde in prossimità dell’insediamento residenziale ; alcune zone attrezzate a parco giochi per bambini e nella zona che affaccia sull’area archeologica uno spazio dedicato da installazioni dotate di elementi interattivi (ad esempio tattili e percettivi) esplicativi dell’area archeologica e della riqualificata chiesa di Santa Croce.
RICONFIGURAZIONE DEL SISTEMA PEDONALE E VIARIO DI RACCORDO TRA LA PARTE ALTA DI VIA ROMA E VIA XX SETTEMBRE
Una delle esigenze prioritarie poste è la riconfigurazione del sistema pedonale e viario di raccordo tra la parte alta di via Roma e via XX Settembre.
Il sistema pedonale risolve il superamento del forte dislivello mediante l’inserimento di una rampa che muovendosi a zig zag consente pendenze contenute e quindi praticabili, relazionandosi peraltro ai piccoli terrazzamenti sistemati a verde o a belvedere, che favoriscono la sosta e le micro-attività anche di gioco bambini, connesse con il percorso verde. Sistema pedonale che si integra con il raccordo viario di via dei Marsi che viene ampliato, non solo come carreggiata stradale, ma anche completandolo mediante la creazione di un marciapiedi sul lato destro a salire, che si riconnette al sistema pedonale e di verde.
SISTEMA DI RACCORDO TRA VIA CORRADO IV E STRUTTURA COMMERCIALE – IL CENTRO SERVIZI
Nella proposta progettuale, il muro ed il terrapieno attualmente esistenti davanti al centro commerciale, vengono sostituiti da un sistema di raccordo a piani inclinati, segnato da percorsi pedonali, che ricomprende anche un’area a parcheggio servita da una corsia propria, indipendente dalla carreggiata stradale.
La porzione di edificato antistante il centro commerciale, di cui è prevista la acquisizione, viene completamente riconfigurata e adibita ad ospitare un centro servizi, di supporto all’area archeologica, dotato, di una terrazza praticabile e liberamente accessibile, di un bookshop , e di due salette laboratorio/workshop, utilizzabili per le scolaresche in visita. Oltre ai servizi igienici di uso pubblico e alla centrale elettrica, qui traslata dalla inadeguata attuale posizione nei pressi del quadrilatero dell’antiporta.