Evidentemente, lo 'schiaffo' di ieri, in Consiglio regionale, ha lasciato il segno.
Stamane, la Giunta regionale si riuniva per approvare la delibera avente per oggetto la "presa d'atto del progetto di messa in sicurezza della autostrade A24 e A25 - Legge 24 dicembre 2012, n. 228, e del relativo parere tecnico regionale". E invece, tra un sorriso e l'altro - D'Alfonso ci ha tenuto a pubblicare, su Facebook, le foto degli assessori sorridenti - l'ha spuntata, di nuovo, Andrea Gerosolimo che, ieri, assente in aula come il collega di Abruzzo Civico Mario Olivieri, ha di fatto mandato sotto la sua stessa maggioranza.
Non è un mistero che Gerosolimo sia contrario alla proposta progettuale avanzata dalla Toto spa, concessionaria dell'Autostrada dei Parchi, visto che il percorso ipotizzato taglierebbe fuori, in sostanza, la Valle Peligna, 'feudo' dell'assessore regionale. Che ha annunciato, a conclusione della riunione di Giunta: "Sul progetto di messa in sicurezza del tracciato delle autostrade A24 e A25, sarà convocato un tavolo coordinato dalla Regione a cui saranno invitate tutte le amministrazioni comunali del territorio interessato, il concessionario e un rappresentante del ministero delle infrastrutture e trasporti". Sulla modifica del tracciato - ha sottolineato - "si è aperto un ampio dibattito, che ha coinvolto tutte le comunità della zona, in particolare quelle della Valle Peligna e della Valle del Sagittario, preoccupate per i disagi che il progetto potrebbe arrecare ai cittadini di quei territori. Di qui la scelta di favorire un confronto, così da arrivare a una soluzione condivisa, che in ogni caso non potrà prescindere dal consenso delle popolazioni interessate".
D'Alfonso evidentemente, più che convinto della proposta dell'amico Toto, non ha potuto far altro che buon viso a cattivo gioco, per non rischiare l'ennesimo scossone in maggioranza. D'altra parte, i Consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, avevano già annunciato che se la delibera fosse stata approvata in Giunta, senza il dovuto passaggio in Consiglio regionale, avrebbero dato battaglia "portando il documento in Aula per affondare il presidente".
Meglio rimandare la discussione a tempi migliori, insomma.
L'approvazione della delibera - nelle intenzioni di D'Alfonso, almeno - avrebbe dovuto mettere il sigillo all'operazione con la presa d'atto del parere tecnico regionale, seppure l'ultima parola spetti, come noto, al Ministero delle Infrastrutture. Il mega progetto avanzato dalla Toto spa [leggi qui l'approfondimento] prevede un investimento di 5.7 miliardi per la messa in sicurezza dei tratti autostradali che insistono in Abruzzo, a patto che il Ministero rinnovi la concessione fino al 2050. Un vero e proprio affare, senza dubbio.
Tra l'altro, giusto in queste settimane, la famiglia di imprenditori da sempre vicinissimi al governatore - il patron Carlo è compare di nozze di D'Alfonso e padrino del figlio maggiore, per non parlare di quanto emerso nell'ambito dell'inchiesta Housework sui rapporti tra i due amici -, avrebbe presentato un'offerta ufficiale per l'acquisto del quotidiano 'Il Centro', messo in vendita dal gruppo l'Espresso nell'ambito dell'operazione di fusione tra Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX. All'acquisto sarebbero interessati anche il gruppo di Luigi Pierangeli, patron delle cliniche private abruzzesi e già proprietario di Rete 8, il gruppo Caltagirone, già proprietario de Il Messaggero, e il gruppo Angelucci, proprietari de Il Tempo.
La vendita dovrebbe concludersi entro l'autunno.
"Un quadro da terzo mondo", per l'ex consigliere regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. "Una sorta di berlusconismo all'arrosticino: il principale gruppo nel settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture che già può contare sul proprio uomo 'di famiglia' alla guida della Regione e del partito di governo potrebbe assumere direttamente il controllo del principale quotidiano amplificando enormemente il suo già fortissimo potere di condizionamento delle scelte pubbliche".
"La circostanza che questo gruppo è titolare della concessione delle autostrade che collegano l'Abruzzo a Roma e che sono in ballo mega-progetti da 5,7 mld. di euro (ma non si tratta dell'unico intervento e progetto targato Toto in Abruzzo) - ha aggiunto Acerbo - di per sè dovrebbe indurre a uno stop all'operazione e si pone analogo problema per altri editori che siano portatori di conflitti d'interesse sul piano locale".
Antonio De Crescentiis, Sindaco di Pratola Peligna e Presidente della Provincia: "Contrari fin dal primo momento a questa variante"
"Siamo stati contrari fin dal primo momento a questa variante ma ora, dopo aver visto il progetto presentato dalla società concessionaria, siamo ancora più preoccupati e il nostro 'no' assume il significato di una battaglia contro un vero e proprio scempio che rischia di devastare in modo irreparabile un intero territorio".
Sono le parole del sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis dopo aver appreso i contenuti del progetto del gruppo Toto sulla variante autostradale dell'A24 e A25.
"Il progetto - sottolinea De Crescentiis - prevede la realizzazione di ben sette gallerie e oltre a tagliare fuori la Valle Peligna dal tracciato autostradale, provocherebbe ingenti danni ambientali e seri rischi per la sicurezza degli automobilisti in caso di terremoto, considerato l'attraversamento di faglie attive. Rischi evidenziati pubblicamente dal geologo dell'Ingv Fabrizio Galadini".
"Oggi, però - aggiunge De Crescentiis - dobbiamo registrare sulla vicenda un episodio per noi molto grave: la decisione del presidente della Regione Luciano D'Alfonso di inserire in una delibera della giunta regionale la presa d'atto del progetto di variante dell'A24 e A25 e l'approvazione del relativo parere tecnico.
Una decisione che non può trovare giustificazione alla luce della ferma contrarietà manifestata dalle comunità dei territori interessati che non sono stati minimamente ascoltati e contro la quale ci batteremo con tutte le nostre forze".
"La nostra battaglia a salvaguardia del futuro della Valle Peligna, delle nostre comunità e del nostro patrimonio naturalistico sarà, d'ora in avanti, ancora più forte", conclude il sindaco.
Febbo e Sospiri (Forza Italia): "D'Alfonso illustri progetto in consigio regionale"
"Premesso che anche questa volta siamo stati noi dell'opposizione di FI a "stanare" il Presidente D'Alfonso con le mani nella marmellata e bloccare la Delibera inserita nella scaletta dell'ultima seduta di giunta dove si voleva prendere atto del progetto di messa in sicurezza Autostrade A24 e A25 con relativo parere tecnico, adesso vogliamo che il piano di lavoro del gruppo Toto venga portato e illustrato in Consiglio regionale affinché tutta l'assise ne possa conoscere i contenuti".
E' quanto chiedono i Consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo che aggiungono: "Già nella giornata di ieri abbiamo inoltrato al Dirigente della Presidenza richiesta formale di copia DG (in allegato) per avere contezza del progetto dei sui contenuti dei costi e, soprattutto, dei pareri tecnici che vi occorrono per realizzare un'opera imponente e impattante come la deviazione di un'arteria autostradale nel cuore delle aree interne protette e tutelate della nostra Regione. Non è concepibile – continuano i consiglieri di Forza Italia – che vengano fatti incontri sui territori e tavoli tematici sull'argomento quando chi è chiamato a decidere e legiferare ancora non viene a conoscenza di documentazione relativa all'opera. Il Presidente D'Alfonso deve capire che esistono regole istituzionali e uno statuto regionale che non può eludere visto anche la ferma contrarietà manifestata dalle comunità dei territori interessati che non sono stati minimamente ascoltati".
"Pertanto – concludo Febbo e Sospiri – chiediamo che venga fatta luce e spiegato nei dettagli l'idea del progetto di variante dell'A24 e A25 al Consiglio regionale, unica istituzione regionale deputata a decidere su un progetto di tale portata".