Cialente e le ore convulse del post terremoto, a cinquanta km dall'Aquila.
Il supporto agli amministratori del cratere sismico, i funerali solenni, e, così, l'accoglienza delle prime famiglie sfollate che stanno arrivando in città, nei progetti Case, le polemiche per la decisione di annullare la maratona jazz per L'Aquila e, soprattutto, il botta e risposta con il Prefetto sulla sicurezza del centro storico che ha scatenato paure e polemiche.
Il primo cittadino l'ha spiegato: le polemiche sulla sicurezza del centro storico dell'Aquila, scaturite dopo la decisione del Comune di cancellare sia gli eventi dela Perdonanza che la seconda edizione del Jazz italiano per L'Aquila, sono frutto di un equivoco causato da una relazione tecnica sbagliata. "Una relazione fatta male - ha sottolineato Cialente - senza un dato nuovo, ma addirittura sembra su una vecchia pianta (relazione per la quale è aperta un'indagine disciplinare), redatta dall'Ing. De Angelis che doveva invece aiutare a delineare i percorsi per le aree ZTL per il transito veicolare dei cittadini rientrati nel centro storico. Parte una lettera datata 22 agosto, a sua firma, senza firma del dirigente, che viene inviata al Comandante dei Vigili. Il Comandante Grippo la invia, senza consultarsi con il Dirigente dell'Ing. De Angelis, al Prefetto e Questore. A me non viene detto nulla, non so se viene comunicata a qualche assessore". In parole povere, è stata inviata una lettera che, "mi assumo la responsabilità di ciò che affermo, è piena di tali sciocchezze e superficialità che andava stracciata, così come aveva fatto in precedenza, su simile versione, la stessa dirigente".
Dunque, il sindaco dell'Aquila ha riassunto su di sè la gestione del centro storico. "Resto sconcertato che, sulla base di una missiva che conteneva pacchiani errori, si sia innestata una pericolosa polemica, tesa più ad attaccare l'amministrazione comunale, anche dall'interno, a levarsi qualche sassolino dalle scarpe, piuttosto che a verificare lo stato reale delle cose".
Il centro storico è sicuro, ha ribadito Cialente. "La grande preoccupazione di tutte le questure e prefetture italiane oggi sono rivolte a tutte le manifestazioni che raccolgono grandi folle in spazi più o meno confinati. Ovunque. Piazze, centri storici, stadi. Pensate allo scoppio di una bomba carta in Piazza del Campo durante il Palio di agosto. Il rischio oggi non è il centro storico dell'Aquila, sono gli spazi confinati, con molta gente accalcata, con rischio di evento che possa spaventare le persone. Nel nostro caso non rischio attentati, credo, ma lo sciame sismico si".
L'invito agli aquilani è a vivere il centro storico: "Andiamoci, sono tornati i negozi, ristoranti, uffici. Oggi su un grande quotidiano inglese si parla con ammirazione della nostra ricostruzione. Siamo, siate orgogliosi di quanto fatto, pensiamo oggi ad aiutare i nostri fratelli colpiti dal sisma, e guardiamo al nostro futuro facendoci carico anche del loro".
Accoglienza degli sfollati nel progetto Case
"Tutti gli sfollati a causa del recente sisma possono venire a vivere, per il tempo necessario alla realizzazione delle loro case provvisorie, nel nostro progetto Case. Per tenerli il più possibile insieme, per ora abbiamo destinato una piastra a Roio ed una a Coppito, ma possiamo arrivare a 340 alloggi".
Cialente ha spiegato che l'avviso non è ancora comparso sul sito poichè non è strutturato il servizio assistenza alla popolazione nel cratere colpito. Per questo, "le assegnazioni, alcune già fatte - la prima famiglia è stata accolta a Roio, ndr - "avvengono con mie ordinanze. Ieri comunque ci siamo accordati con Matteo Renzi e Fabrizio Curcio: sto adesso cercando di parlare con Vasco Errani per organizzare al meglio".
Tutti coloro che volessero venire all'Aquila, dunque, "possono farne richiesta al servizio assistenza popolazione di via Rocco Carabba. Avranno la casa in giornata. Giusto il tempo di allacciare le utenze". Si sta organizzando anche un servizio navetta, tra L'Aquila e i comuni del cratere, "perchè le popolazioni devono restare, il più possibile, sulla loro terra. Dobbiamo assicurare loro ciò che noi chiedevamo".
La decisione di annullare gli eventi della Perdonanza...
"Mi ha colpito molto che, a fronte di una tragedia immane, umana, sociale, economica, storica, che ha colpito un'area a noi adiacente alla quale siamo legati da secoli in tutti i sensi, dopo le prime 48 ore, il dibattito sta tutto su Perdonanza e Jazz".
Cialente ha ribadito che tutte, "ripeto tutte", le manifestazioni previste per la Perdonanza "sono state annullate immediatamente, non per lutto, ma per disperazione. Come al solito c'è chi ha la sensibilità per capirlo e chi no. Nel 2009 - ricorda il sindaco dell'Aquila - si tennero a Pescara i Giochi del Mediterraneo. Ebbene, cosa che non ho mai resa pubblica, il Governo, la Protezione Civile, il Presidente del Coni, il Presidente della Regione, il Sindaco di Pescara, organizzarono una riunione per me e con me, per chiedermi se un grande evento internazionale, previsto e preparato da anni, da svolgersi dopo quasi tre mesi dalla tragedia, dovesse essere annullato in segno di lutto dell'intero Abruzzo. Io dissi di no, che andava comunque svolta, anche perchè, dopo mesi, il dolore doveva lasciare un po' di spazio anche alla voglia di ripresa. Fu così che i Giochi si svolsero in modo più austero, e si aprirono con un ampolla dell'acqua delle 99 Cannelle che fu portata accanto al tripode, come segno di vita e speranza: la stessa acqua che unisce i paesi del Mediterraneo".
I funerali delle vittime di Amatrice si svolgeranno martedì, si sta ancora scavando sotto le macerie, abbiamo nel nostro ospedale oltre 50 feriti, alcuni gravi, alcuni divenuti orfani, orfani dei figli, o vedovi. "Potevamo noi vivere la settimana della festa?", si chiede Cialente. "No. Devo dire che i ragazzi ed i giovani l'hanno capito e condiviso. I tifosi dell'Aquila Calcio oggi non vanno in trasferta per lutto. Alcuni 'aquilani' delle nostre retrovie non tanto hanno sentito. Questione di sensibilità".
... e la maratona Jazz a Roma
E sul Festival del Jazz? "Le considerazioni sono state le stesse. Lutto. Una grande festa, perché tale è stata e sarà nei prossimi anni, si poteva svolgere a distanza di pochi giorni in una città che sta rivivendo lo stesso dramma e lutto del 2009? Che sente tutta la sofferenza (non tutti a quanto pare capiscono ed empaticamente condividono), che stanno rivivendo i parenti delle nostre vittime?"-
Già nel primo pomeriggio del 24 agosto, "abbiamo cominciato a sentirci con gli organizzatori, con Franceschini, con gli assessori, con Moroni. Ricordo che il jazz era legato all'intera Perdonanza. Tutti erano sconvolti dalle prime immagini, e ci si chiedeva cosa fosse giusto fare. La decisione, non facile, è stata infine la seguente: il 'Jazz per L'Aquila' gli aquilani chiedono di trasformarlo in 'Il Jazz per il sisma del Lazio-Marche'. Il concerto serale, trasmesso a questo punto dalla RAI, diviene una sorta di 'Ragazze per l'Abruzzo' o 'I'lovemilia' per una grande raccolta fondi. Il tutto con il problema che si tratta di spostare 600 artisti, organizzare collegamenti".
Si è pensato a Roma, aggiunge il sindaco dell'Aquila, per esaltare il senso della mobilitazione nazionale. "Ma ormai, se non lo avete capito auguri, siamo un Paese, come tutti gli altri, con grandissimi problemi di organizzazione della sicurezza per ogni cosa. L'Aquila, da questo punto di vista, forse, è una delle più sicure".
Adesso, si sta organizzando l'evento. "Ieri sera ho parlato a lungo con il Sindaco di Amatrice. Di tanti problemi che lui sta affrontando, ma anche di questo. Stiamo decidendo insieme, perché il concerto ora è per loro, non più per noi. E faremo al meglio, nella massima sicurezza".
Poi, Cialente si toglie un altro sassolino dalla scarpa. "Ho letto di qualcuno che si chiede perché non si è spostato di un mese. Anch'io, quando ho organizzato qualche sagra della frittata, sono riuscito a spostarne di qualche settimana la data, magari grazie alla comprensione del gruppo musicale di 'lissio', 'Carletto ed i suoi toreri'. Il Jazz all'Aquila ha richiesto quasi un anno di preparazione: gli artisti, di fama internazionale, hanno dovuto concordare l'agenda. Pensare di spostare di un mese, vuol dire non capire l'entità dell'evento, la complessità della sua organizzazione, il livello dei protagonisti e quindi l'importanza di ciò che si è avuto e si avrà nei prossimi anni nella nostra città".