La notizia circola già da qualche giorno. I primi voli dall'Aeroporto dei Parchi di Preturo non partiranno prima della metà di Settembre. Ad annunciarlo alla stampa è stato Giuseppe Musarella, presidente della X-Press, la società che per vent'anni gestirà lo scalo aquilano.
Musarella ha dunque rettificato quanto da lui stesso affermato appena qualche settimana fa durante la conferenza stampa di presentazione dell'aeroporto, conferenza svoltasi il 3 luglio a Roma nella sala stampa Caduti di Nassyria di Palazzo Madama (sede del Senato), alla presenza, tra gli altri, del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e dell'assessore comunale Emanuela Iorio.
"L'aeroporto sarà inaugurato con una grande festa l'ultima settimana di Luglio e i primi aerei potranno partire già a Ferragosto" aveva dichiarato quel giorno Musarella, suscitando la viva soddisfazione di tutti i presenti.
Dato il clima di ecumenico entusiasmo sollevatosi intorno all'inaugurazione, il rinvio rappresenta, per la X-Press, un pessimo inizio e un cattivo biglietto da visita. Ma tant'è.
Stando alle parole di Musarella, sembra che il ritardo sia dovuto al fatto che le prove di sicurezza per l'atterraggio degli aeroplani (eseguite dall'Enav, l'Ente Nazionale di Assistenza al Volo) non siano ancora state ultimate. Anche se, osservano in molti, non possono non aver influito sulla dilazione le dimissioni di Cesare Rossi, direttore dello scalo. Dimissioni, in qualche misura, annunciate: Rossi era l'unico “illustre assente” nella conferenza stampa del 3 luglio.
"L’aeroporto è pronto: sono stati completati i lavori di messa in sicurezza e le opere accessorie per l’imbarco dei passeggeri" ha spiegato qualche giorno fa Musarella, al quotidiano Il Centro. "Anche l’iter di certificazione si è concluso positivamente. Restano da definire le radiomisure ma contiamo di attivare a metà settembre, anche se al momento non abbiamo una data precisa, i primi voli per Milano e Firenze (le uniche due rotte previste, almeno per il momento, ndr)".
Nel video girato ieri da News-Town, effettivamente si può vedere come la struttura destinata ad ospitare l'aeroporto sia stata ultimata e sia praticamente pronta ad entrare in funzione, anche se è ancora vuota e in gran parte mancante del mobilio, dei computer, dei monitor e di tutte le altre attrezzature. Nel suo complesso, tuttavia, l'area aeroportuale dà l'impressione di essere ancora un cantiere aperto, benché, per colpa forse della pausa ferragostana, durante la nostra visita non ci è sembrata esattamente brulicante di attività.
"Al momento non abbiamo una data precisa", ha detto dunque Musarella. Può darsi che questa indeterminatezza circa la data di inaugurazione dello scalo sia realmente giustificata dalla lentezza delle procedure di controllo e verifica dell'Enav. Eppure, se ripercorriamo quanto successo nelle ultime settimane e, soprattutto, se analizziamo meglio alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso Musarella, viene da pensare che la X-Press non abbia in fondo tutta questa fretta affinché inizino a decollare i primi aerei. Per la semplice ragione che non è dal traffico aereo che la società conta di realizzare i profitti maggiori.
A dirlo non siamo noi ma, per l'appunto, la stessa X-Press. Basta mettere insieme alcuni dettagli. A pagina 21 di un documento chiamato 'Offerta tecnica aeroporto QAQ 2011', dossier firmato e redatto due anni fa proprio dalla società di Musarella, c'è scritto: “Un importante obiettivo, in considerazione dell'esiguo numero di passeggeri sull'Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e la gestione del 'Centro commerciale Zafferano Rosso' (il corsivo è nostro).
Dunque la X-Press dà già per scontato che lo scalo aquilano non sarà assolutamente in grado di garantire volumi di traffico passeggeri redditizi e perciò lascia intendere, anche se non lo dice esplicitamente, che la parte più importante del proprio business sarà costituita dalle cosiddette "attività non aviation", consistenti nello sfruttamento delle potenzialità immobiliari e commerciali dell'aeroporto.
Sempre a pagina 21 del medesimo documento, d'altronde, è scritto: "L'Aeroporto dei Parchi non sarà soltanto uno scalo per l'atterraggio e il decollo degli aerei ma anche centro di aggregazione, di servizi e attività commerciali che offrirà a passeggeri, operatori aeroportuali e residenti delle zone limitrofe opportunità d'acquisto e di svago, tipiche di un centro commerciale". Concetti ribaditi dal presidente Musarella nell'incontro con la stampa del 3 luglio.
Aggiungiamo che, almeno per i primi tempi, è previsto che dall'aeroporto partano non più di due o tre voli a settimana per due sole destinazioni: Milano Malpensa e Firenze. A volare (ma solo di giorno perché lo scalo non è attrezzato per i voli notturni) saranno aerei con capienza massima di 100 passeggeri. In più, non si sa ancora quali siano le compagnie aeree che hanno manifestato interesse a investire sul piccolo aeroporto aquilano. Con questi numeri e queste incognite, ancora tutte da chiarire, è davvero difficile credere che, ad assicurare margini di profitto alla X-Press, saranno le attività "aviation".
Quel che certo è che, fin qui, la società si è accollata pochi rischi. La X-Press ha infatti sborsato di tasca propria 350 mila euro. La maggior parte dei soldi, finora, li ha messi lo Stato: 2 milioni e mezzo di euro (in parte versati dalla Regione) sono stati spesi nel 2009, durante il G8, per rifare la pista di atterraggio, e 600 mila euro sono stati garantiti dal comune dell'Aquila per la fase di start-up. Quest'ultima durerà 3 anni ma Cialente ha già fatto sapere di essere pronto a investire, sull'aeroporto, altri 6 milioni e mezzo di euro.