Dopo polemiche e presidi organizzati in questi giorni dagli inquilini delle case in edilizia residenziale pubblica (erp) inagibili dopo il terremoto del 2009 all'Aquila, la giunta comunale presieduta da Massimo Cialente ha stamane deciso per la demolizione delle palazzine popolari di via Antica Arischia - via Milonia 23-27, nella prima periferia ovest della città.
La proposta deliberativa è stata presentata dall’assessore alla Ricostruzione pubblica Maurizio Capri. Il costo del progetto è di 550mila euro.
"Come noto, – ha dichiarato l'assessore Capri - a causa del sisma dell'aprile 2009, la maggior parte del patrimonio immobiliare del Comune dell'Aquila è stato fortemente danneggiato e in esso sono compresi gli edifici che fanno parte del complesso di edilizia residenziale pubblica di via Antica Arischia – via Milonia, nel quartiere di Pettino".
"L'amministrazione comunale - continua l'esponente del Partito Democratico - nelle more dell'ultimazione del progetto di ricostruzione, intende procedere ai lavori di demolizione di tali strutture, al fine di scongiurare ogni potenziale pericolo per i residenti degli edifici contermini, recentemente ricostruiti ed ultimati. Si tratta di un primo passo verso la ricostruzione del complesso per cui auspichiamo di poter avviare gli interventi di rifacimento in tempi brevi".
Gli edifici Erp di via Milonia sono composti da 17 alloggi, dopo il terremoto classificati "E", ovvero con danni strutturali gravi. La demolizione e ricostruzione ammonterebbe a 7,7 milioni di euro circa.
Nel cronoprogramma inserito nel programma della maggioranza di centrosinistra al governo in città, la progettazione preliminare, definitiva e il coordinamento sicurezza in fase di progettazione era pianificato per luglio 2015, con fine lavori (di ricostruzione) previsti per ottobre 2018. (m. fo.)