Maria Rita Lorenzetti, ex presidente della Regione Umbria e attuale presidente di Italferr (società del gruppo Ferrovie dello Stato che opera nel settore dell'alta velocità), si trova da stamane agli arresti domiciliari nella sua casa di Foligno (Perugia). L'arresto è scattato nell'ambito dell'inchiesta relativa ai lavori per il nuovo tratto di Firenze della Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità.
Lorenzetti è indagata dal gennaio 2012, insieme ad altre 30 persone, nell'ambito dell'inchiesta sul passante della Tav in costruzione a Firenze con le accuse di associazione per delinquere, abuso di ufficio, corruzione e traffico di rifiuti. L’ordine di custodia sarebbe scattato proprio per i reati di presunta corruzione e associazione per delinquere, secondo quanto riporta il quotidiano Il Corriere dell'Umbria.
"Dagli atti dell'inchiesta - scrive il quotidiano di Perugia - emerge il sospetto che Maria Rita Lorenzetti, come presidente di Italferr, potrebbe aver messo 'le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti' a disposizione di alcune ditte coinvolte nell'appalto del sottoattraversamento fiorentino della Tav 'conseguendo altresì incarichi professionali nella ricostruzione del terremoto in Emilia in favore del di lei coniuge". Sui tavoli dei magistrati di Firenze ci sarebbe un rapporto investigativo di oltre 400 pagine.
Maria Rita Lorenzetti, classe 1953, è una politica di lungo corso. Presidente della Regione Umbria per tutto il decennio scorso (dal 2000 al 2010) è stata parlamentare per quattro legislature, a partire dal 1987, nelle fila di PCI, PDS e DS.