"Constatato il perdurare della mancata attuazione della legge regionale 32-2015, per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della legge 56-2014, nonostante la definitiva firma degli accordi avvenuta il 5 settembre 2016 a cui doveva seguire il transito delle funzioni e del personale a partire dal 1° ottobre 2016", Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl hanno annunciato l'inizio dello stato d'agitazione del personale.
L’iniziativa - spiegano le segreterie regionali dei sindacati - è motivata dalle seguenti motivazioni:
- "La giunta regionale non ha ancora emanato gli atti formali di recepimento dell'intesa raggiunta in sede di Osservatorio regionale e sottoscritta il 5 settembre 2016 tra Regione e singole Province abruzzesi;
- L'intesa era accompagnata da un dettagliato elenco nominativo di personale, comprensivo di una quota pari al 15%;
- Il ritardo accumulato crea danno ai singoli lavoratori, in sospeso tra due enti, e blocca la fase successiva prevista dal dipartimento nazionale Funzione Pubblica, impedendo anche la mobilità nei confronti dei comuni iscritti in piattaforma nazionale.
Per questo, le sigle sindacali hanno chiesto al Prefetto, "a norma della Legge 146/1990 e delle norme contrattuali di comparto in materia", la convocazione delle parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti.