Sabato, 29 Ottobre 2016 12:39

In Abruzzo un adolescente su due soffre di cefalea a causa di internet

di 

La cefalea, intesa come patologia, corre online già a 10 anni, dovuta a connessioni internet per molte ore al giorno che 'entrano' nella psiche, finiscono per 'saccheggiare' il sonno e mutarsi in malattie da cui si esce, e non sempre, solo al termine di laboriosi percorsi terapeutici.

I casi di cefalea, cronica e non, legati alla dipendenza da internet, sono alla base di circa il 40% dei disturbi del sonno degli adolescenti che, per atteggiamenti spesso troppo permissivi dei genitori, vengono colpiti da patologie che si cronicizzano.

E' il risultato di circa 800 visite compiute in un anno dall'unico ambulatorio in Abruzzo delle cefalee dell'età evolutiva, che opera all'interno dell’ospedale San Salvatore dell'Aquila: quasi la metà dei visitati, 390, mostrano casi di cefalee croniche.

Si tratta di disturbi molto seri che, soprattutto tra 12 e 15 anni, si rileverebbero secondo la Asl 1 dell'Aquila "devastanti per l'equilibrio psico-fisico e per il rendimento scolastico".

"Gli adolescenti sono cattivi dormitori - ha dichiarato Elisabetta Tozzi, che dirige l'ambulatorio dell'ospedale aquilano che si occupa di cefalee di bambini e ragazzi - e saltano molte ore di sonno, soprattutto per l'uso di internet. Ciò rappresenta un'angoscia costante di molti genitori che conducono a visita i figli che 'non dormono mai' e che vengono colpiti da cefalee invalidanti. Più in generale in Abruzzo il sonno è stato disturbato dallo stress legato al sisma del 2009 e a quello di Amatrice che ha risvegliato molte problematiche legate all'ansia".

Oltre all'overdose di internet, secondo gli studi della Asl, a far schizzare in alto il valore delle emicranie croniche è il fenomeno del bullismo nella aule didattiche. L'ambulatorio per le cefalee dell'età evolutiva dell'Aquila, che fa capo al centro regionale di riferimento diretto Antonio Carolei, nei primi mesi del 2016 ha messo in atto un progetto all'interno dell'istituto comprensivo 'Gianni Rodari' dell'Aquila.

Dallo studio, condotto dalla professoressa Tozzi insieme alla pedagogista Diana Biscaini, è emerso che, su 105 studenti dell'istituto, 9 sono vittime di bullismo, un dato giudicato abbastanza allarmante dagli addetti ai lavori: "È ormai chiaro - aggiunge Tozzi - che il bullismo a scuola e sui social network rappresenta per gli adolescenti e i bambini un problema reale in grado di far insorgere malesseri fisici (mal di testa, mal di pancia, nausee, ecc.) che possono cronicizzarsi e mandare in pezzi il rendimento scolastico, minare il sonno e alterare seriamente l'equilibrio psicofisico. Molte cronicizzazioni di cefalee, ovvero la presenza del sintomo per più di 15 giorni al mese per più di tre mesi, sono attribuite alle problematiche scolastiche che in alcune realtà possono superare anche il 40%".

“E' fondamentale l'attività di servizi, come quello dell'ambulatorio dell'ospedale dell'Aquila, per monitorare, sensibilizzare e curare, con professionalità e strutture all'altezza, problematiche così importanti, soprattutto perché riguardano una fascia d'età fragile e quindi bisognosa di assistenza specialistica", è il commento del manager della Asl dell'Aquila, Rinaldo Tordera. (m. fo.)

Ultima modifica il Sabato, 29 Ottobre 2016 12:54

Articoli correlati (da tag)

Chiudi