Martedì, 01 Novembre 2016 20:27

Terremoto, tensione tra i sindaci del teramano e Protezione civile regionale

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"La Regione mi ha chiamato per chiedermi di partecipare alla riunione del 10 novembre con Renzi (il premier sarà a Pescara, ndr). Io ho detto che sto facendo i sopralluoghi sul territorio. È vergognoso. Non è che siamo lasciati soli, siamo proprio allo sbando".

Parole durissime quelle del sindaco di Atri Gabriele Astolfi. "Combattiamo con la paura delle famiglie, preoccupate per le scuole, abbiamo anche un ospedale con verifiche da fare al reparto di rianimazione. Credo che la Protezione Civile possa fare una visita. Non sto chiedendo soldi o uomini, solo un tecnico che faccia i sopralluoghi con noi", ha aggiunto.

E non è l'unico amministratore del teramano - la provincia più colpita dal sisma del 30 ottobre scorso - a mostrare segni di nervosismo e insofferenza verso la macchina di Protezione civile regionale. "Sono 3382 le persone oggetto di assistenza, accoglienza, mobilitazione in Abruzzo", ha chiarito il governatore Luciano D'Alfonso ma, stando ai dati della Provincia, sarebbero oltre 3 mila gli sfollati solo nel teramano, circa duemila a Montorio al Vomano e un migliaio negli altri Comuni.

"Dai media - ha ribadito il primo cittadino di Teramo, Maurizio Brucchi - sembra che non abbiamo avuto ripercussioni. Come Comune, invece, abbiamo subito molti più danni adesso che nel 2009 dopo il terremoto dell'Aquila. A Teramo le scuole riapriranno lunedì prossimo per consentire tutte le verifiche". In città, gli sfollati sono 317: è stata proposta l'autonoma sistemazione o l'ospitalità in albergo.

Anche il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca, ha chiesto maggiore attenzione: "Sono rimasto attonito quando ho visto che Castelli non era inserito nella mappatura della Regione. Io ho buona parte del centro storico chiuso, con i danni che si sommano a quelli del 2009". E il primo cittadino di Ancarano: "E' strano che non ci sia il nostro Comune tra quelli mappati dalla Regione dopo il terremoto. Ancarano è sulla scia degli altri paesi, probabilmente si sarà trattato di un errore di battitura".

"Anche noi abbiamo avuto piccoli cedimenti in centro storico - ha aggiunto Angelo Panichi - c'è una parte della torre lesionata. Stanno arrivando segnalazioni, anche per edifici privati, e siamo in attesa dei sopralluoghi dei Vigili del Fuoco. Abbiamo anche fatto una richiesta di 50 brandine e quindi crediamo che sia stato un errore di trasmissione o di battitura il fatto di non essere tra i comuni mappati. Succede, stiamo lavorando in emergenza".

Persino il presidente della Provincia, Renzo di Sabatino, ha lamentato che "i dati che abbiamo sui danni sono ben superiori a quelli che stanno passando. La situazione è peggiore di come è apparsa sui mezzi di comunicazione, il dato è sottodimensionato".

Non si è fatta attendere la replica del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca. "Unitamente al Capo Dipartimento Ing. Primavera, fin dalle 8:45 del 30 ottobre sono stato personalmente in Sala Operativa della Protezione Civile regionale per coordinare direttamente le operazioni nelle prime 24 ore", ha sottolineato. "Da allora, abbiamo continuamente interloquito (24 ore su 24) con i tantissimi Sindaci che si sono messi in contatto con noi per l'intera giornata al fine di coadiuvare e supportare la loro attività quali responsabili di Protezione civile del proprio territorio".

A tal riguardo, ha aggiunto Mazzocca, "registriamo come alcuni Comuni non abbiano comunicato criticità di sorta: come, ad esempio, il Comune di Atri, che non solo non ha richiesto l'effettuazione di sopralluoghi, ma - ad oggi - non ci risulta abbia ancora aperto il COC (Centro Operativo Comunale)".

Per altro, contattato telefonicamente da operatori dell'Ospedale di Atri ed informato tempestivamente l'Assessore Silvio Paolucci, "abbiamo subito verificato come in poche ore si sia riusciti ad allocare i pazienti del Reparto di Rianimazione in altri presidi, mettendoli in condizioni di sicurezza. Inoltre, sempre ad Atri e relativamente al tema degli edifici scolastici, registriamo come degli 11 plessi verificati, in 9 di essi sono state riscontrate condizioni di agibilità mentre per i restanti 2 (con esito B - temporaneamente inagibili ma su cui è sufficiente eseguire lavori di pronto intervento e rapida esecuzione per poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti), ad oggi, non ancora risulta essere stata avanzata al COR (Centro Operativo Regionale) alcuna richiesta di somme per il ripristino dell'agibilità".

Riguardo, poi, all'inserimento di questo o quel Comune nell'ambito di una fantomatica 'mappatura della Regione', "concordo con le indicazioni dei Dipartimento nazionale in base alle quali sia assolutamente prematuro stilare 'classifiche' di sorta entro le 72 dal verificarsi dell'evento. E, comunque, non posso non evidenziare il pensiero ripetutamente evidenziato dal Commissario Errani e sottolineato dal Vice Commissario D'Alfonso riguardo al fatto 'che tutti i danni ulteriormente riportati dal patrimonio privato, pubblico e religioso nei comuni interessati dal Sisma del 30 di ottobre troveranno copertura finanziaria'. Importante, inoltre, anche l'accoglimento, in sede di Consiglio dei Ministri di ieri, della 'richiesta dei Presidenti di Regione di adottare una normativa capace di velocizzare le verifiche di resistenza strutturale degli edifici» alla luce dell'esorbitante numero delle richieste ricevute'".

Mazzocca ha infine richiamato all'attenzione di tutti i Sindaci, quali locali responsabili di Protezione Civile, "in relazione alle incombenze, ai poteri ed alle possibilità che offre loro la legge di operare speditamente ed autonomamente per fronteggiare l'emergenza sisma, come ad esempio per l'acquisto di materiali oltre che di scorte per l'assistenza e l'accoglienza della popolazione residente in ogni Comune colpito dal sisma".

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Novembre 2016 15:50

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