Mercoledì, 16 Novembre 2016 12:26

Sottoservizi, riaperto il primo tratto del Corso stretto fino a via Verdi

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E' stato riaperto stamane un primo tratto del così detto Corso Vecchio, dai quattro cantoni a via Verdi, interessato dagli scavi per la realizzazione dei sottoservizi.

I lavori hanno restituito a commercianti e residenti la piena fruibilità degli spazi. "Stiamo qui insieme a chi l'opera l'ha subita, trattandosi di lavorazioni invasive", ha riconosciuto Americo Di Benedetto, presidente della Gran Sasso Acqua, la stazione appaltante dell'opera pubblica. "Questo testimonia l'importanza della condivisione, la voglia di lavorare insieme, il senso civico di persone incise dal nostro passaggio e che comunque, a chiusura dei lavori, hanno voluto stringersi a noi".

La realizzazione dei sottoservizi è in una fase "ampiamente collaudata", ha sottolineato Di Benedetto. "C'è una condivisione generale intorno all'opera, anche delle strutture complementari alla nostra. Va da sé che l'apertura di scavi a 3 metri di profondità qualche sorpresa può sempre tirarla fuori: in questo caso, a ridosso del tabaccaio di Sparano, abbiamo rinvenuto una piccola presenza di amianto bonificata nei tempi giusti, tant'è vero che avevamo previsto di riaprire lunedì e abbiamo soltanto due giorni di ritardo".

Oggi, la certezza è che "il tempo di realizzazione dell'opera deve essere considerato relativo e non assoluto: significa la capacità nostra di non essere stanziali, di essere dinamici a ridosso dei singoli civici".

"Si è trattato di un test importante", ha aggiunto ai nostri microfoni Antonio Tramontano, direttore tecnico di 'Asse Centrale Scarl', l'associazione temporanea di imprese che sta realizzando i sottoservizi. "La strada è tra le più strette del centro storico e, in più, qui insistono esercizi commerciali e sono tornati a vivere alcuni residenti. C'è stato bisogno di qualche giorno di chiusura delle attività e, per questo, debbo ringraziare per la collaborazione e la fiducia riposta in noi: il clima è stato sereno, si è creato un rapporto personale con tutti. Di questo, siamo estremamente soddisfatti".

"Abbiamo operato con l'obiettivo di ridurre i tempi - ha ribadito - così da impattare il meno possibile su chi, in qualche modo, sta subendo l'opera e ancora non ne coglie i vantaggi operativi".

Come la storica tabaccheria Sparano, appunto, ai quattro cantoni. "Hanno lavorato per bene", riconosce il titolare Raffaele. "E' normale incontrare difficoltà in questi casi: sono state superate però, con grande abilità. Hanno lavorato persino di notte, più di questo non potevamo chiedere".

Di Benedetto ha colto l'occasione per ripercorrere brevemente anche un poco di storia del così detto Corso Vecchio: "Stamane, ho incontrato per puro caso Amedeo Esposito che mi ha raccontato le vicende del corso stretto: pensate, nasce per un matrimonio nel 1400, affinché una sposa che veniva da Regina Margherita potesse raggiungere via Sassa senza imbattersi nel circuito delle mura cittadine".

I lavori proseguiranno, ora, da via Verdi e verso la Fontana Luminosa. "L'obiettivo dichiarato è arrivare in Piazza Regina Margherita a ridosso dell'Immacolata, prima del Natale", ha charito Tramontano. "Così, verrebbe assicurata la fruibilità completa del Corso Vecchio, dove insistono diverse attività commerciali". L'ultimo tratto, verso la Fontana Luminosa, verrà realizzato dopo l'Epifania. Poi, si procederà lungo via Garibaldi. "Oggi, il cronoprogramma sposta, realisticamente, i lavori su via Verdi e, dopo le feste, torneremo a lavorare sul Corso per ricongiungerci a Federico II", ha aggiunto Di Benedetto. Che si è dato un obiettivo ambizioso: terminare le opere su tutta la viabilità centrale entro la primavera inoltrata del 2017. "Sarebbe davvero un grande risultato. Tra l'altro, stiamo lavorando anche a Santa Maria di Farfa e San Bernardino: a quel punto, resterebbe fuori soltanto il tratto dai quattro cantoni alla Basilica".

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Novembre 2016 22:16

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