Venerdì, 18 Novembre 2016 14:37

Piano portuale di Pescara, analisi del Forum H20: "Ecco cosa attende la città nei prossimi anni"

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"Arriva a Pescara una superstrada a 4 corsie sul lungofiume per migliaia di tir, con quello che ne consegue in termini di scadimento della qualità della vita dei cittadini".

E' quello che prevede il Piano regolatore Portuale tanto osannato e appena approvato in Consiglio Regionale, stando almeno al Forum abruzzese dei Movimenti per l'acqua. Un Piano atteso da decenni, di cui si sta molto parlando "senza però entrare nel merito di ciò che prevede realmente", sottolinea il forum. "Un intervento che sembra avere proprietà taumaturgiche solo perchè esiste".

"L'emergenza dragaggio derivante dall'incapacità amministrativa proprio di chi ora esulta per l'approvazione di questo piano ha infatti indirizzato tutta la discussione sull'avere uno strumento, purchè sia, incentrando il dibattito sulla cornice (abbiamo il piano) e non sul contenuto (cosa prevede il piano)".

Per questo, il Forum H2O inizia oggi un vero e proprio viaggio tra le carte e gli elaborati del Piano, affinché i cittadini dell'area metropolitana - e abruzzesi, più in generale - siano consapevoli di cosa li attende nei prossimi anni, sulle infrastrutture per le quali saranno spesi i loro denari e di cosa possono perdere in termini di qualità della vita e di economia. A partire dalla viabilità del nuovo Porto, che è sostanzialmente incentrata "sul famigerato prolungamento dell'asse attrezzato fino praticamente a raggiungere la base del Ponte del mare".

Le mappe contenute nel Piano regolatore Portuale parlano chiaro e non lasciano dubbi: "una superstrada a raso a 4 corsie dividerà per sempre come una barriera insormontabile la città dalla sponda sud del fiume che sarà trasformata in un nastro di asfalto percorso da auto e mezzi pesanti. Tanto parlare in questi decenni di far la pace col fiume martoriato, tante chiacchiere e poi si va nella direzione opposta. Sì - ribadiscono gli attivisti del foro - mezzi pesanti, a migliaia, in considerazione dei dati contenuti nel Piano Portuale, che dovrebbero entrare ed uscire dalla città percorrendo il nuovo asse stradale la cui costruzione costerà alla collettività una decina di milioni di euro. Questo è il 'regalo' alla città del nuovo Piano regolatore".

L'impatto sulla qualità della vita è facilmente immaginabile; basti pensare alla questione delle emissioni inquinanti degli autoveicoli. "La cosa più drammatica, però, è cosa si perde: è possibile, infatti, uno sviluppo alternativo? Sì, visto che lo stesso Comune di Pescara nel 2012 aveva previsto una progettazione diversa del lungofiume nel Piano particolareggiato n.2 (PP2 - vedi immagine in basso) che in parte si sovrappone alle aree oggi normate dal nuovo Piano regolatore Portuale. Ebbene, nel PP2, mai approvato, si pùò vedere cosa potrebbe diventare in alternativa la sponda del fiume. Una pista ciclabile che collega il mare fino al Bagno Borbonico, al suo museo, al suo auditorium, tanto verde, riqualificazione degli spazi anche ad uso turistico. Ecco quelle che la sponda sud del fiume potrebbe diventare fino al mare".

PortoPP2 proposta viabilità bis
 

Il confronto lascia in effetti senza parole: "da un lato cemento, smog, traffico a fare da barriera insormontabile tra la città e il fiume; dall'altro un progetto di riconnessione tra tessuto urbano e sponda fluviale con tanto verde e mobilità a misura di cittadino. Mentre tutte le altre città, anche quelle con grandi porti, cercano di ridurre il traffico nell'area urbana e di riqualificare i waterfront, a Pescara si va nella direzione opposta, promuovendo tir e auto in pieno centro in quella che potrebbe diventare un'area di pregio anche con la riqualificazione dell'ex Di Properzio".

Per ora sulla viabilità ha vinto l'idea di chi sembra avere in testa solo bitume, cemento e grandi appalti. "Ci piacerebbe conoscere la posizione del nuovo assessore all'urbanistica Civitarese: tra le due opzioni quale scieglierebbe?", si chiede il Forum abruzzese che, nelle prossime puntate, affronterà altre questioni centrali del piano, dall'economia alla questione dei dragaggi.

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Novembre 2016 15:10

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